Dal Comune di Viggiano il progetto del “traforo” della Maddalena. Il netto rifiuto di Montesano

Il 12 gennaio il Comune di Viggiano sulla sua pagina social ha postato il Bando di gara per la realizzazione del progetto di fattibilità tecnico-economico del tunnel per la Dorsale trasversale di collegamento “Costa Jonica – Matera – Val d’Agri – Golfo di Policastro”. E con l’aggiunta di questo commento “Il Comune di Viggiano con fondi del P.O. Val d’Agri sta facendo la sua parte per vedere realizzata un’importantissima opera”. Bando scaduto nei giorni scorsi per un importo “soggetto a ribasso” di quasi un milione di euro. Ieri sera si è tenuto un incontro tra i sindaci dell’area est della Dorsale, gli amministratori di Moliterno, Sarconi e Grumento e quello di Montesano sulla Marcellana, Giuseppe Rinaldi i quali da tempo lavorano a una proposta alternativa.
“Nel progetto – ha commentato Rinaldi – emerge la volontà tecnica della realizzazione di un vero e proprio “tunnel” che bucherebbe i Monti della Maddalena per raggiungere il Vallo di Diano. Lo sbocco, per la prima parte del progetto, sarebbe individuato ad “Arenabianca”. Determinate opere, a prescindere dall’utilità, non sono realizzabili mentre esistono ipotesi alternative, per la stessa finalità, possibili, concordate e da tempo in corso. I monti della Maddalena che si intendo perforare sono classificati Area di Interesse Comunitario per la loro specificità dell’habitat naturale. Nelle Aree Sic è quasi impossibile anche la costruzione di una semplicissima “cuccia di un cane” figuriamoci un tunnel. E le Misure di conservazione regionali sono anche inferiori rispetto a quelle ancora più rigorose a livello nazionale ed europeo per la tutela dei Siti Comunitari. Ma l’aspetto più importante è ancora un altro: l’Area Sic dei Monti della Maddalena, composta da massiccio carbonatico, è sede delle principali falde idriche sotterranee del Vallo di Diano, dell’intera area sud del Vallo di Diano, di tutta Montesano ed anche della Val d’Agri stessa. Il compianto Sen. Ortolani, geologo, ebbe a parlare, non a caso, di “Santuario dell’acqua dei Monti della Maddalena”. Quindi le conclusioni del primo cittadino. “E allora dobbiamo restare ai fatti. E siccome sono fortemente convinto che le due macroaree si debbano unire velocemente, anche a seguito dell’individuazione progettuale che RFI ha effettuato della fermata dell’AV nell’area sud del Vallo di Diano, bisogna insistere partendo dall’esistente. L’alternativa è e non può non essere la valorizzazione della strada 103”.