Torna l’incubo-petrolio: Eni, nuovamente, all’attacco per la messa in produzione del pozzo Pergola1

Non si arresta l’incubo della conquista del Vallo di Diano e della Lucania da parte delle compagnie petrolifere e torna a farsi sentire il terrore di ricavarne un inquinamento territoriale che andrebbe, ulteriormente, ad aggravare la già precaria situazione ambientale del nostro territorio.

Dopo un primo periodo nel quale era parso che ENI avesse deciso di rinunciare ad esplorare i territori valdianesi e lucani, soprattutto a seguito di una travagliata sequenza di autorizzazioni prima negate, poi concesse, poi di nuovo bloccate tra Commissione VIA e Ministero dell’Ambiente, al punto che si era chiesto da più parti persino il ripristino dei luoghi, solo qualche settimana fa, il 2 marzo 2023, il colosso petrolifero ha presentato un “Avviso pubblico di presentazione dell’istanza per l’avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale” avente ad oggetto il progetto di “Messa in produzione del Pozzo Pergola1, realizzazione dell’Area Innesto 3 e posa delle condotte interrate di collegamento”, nell’ambito della concessione di coltivazione idrocarburi denominata “Val d’Agri”.

Con una documentazione di 134 allegati, ENI, quindi, ritorna sui suoi passi nella realizzazione di un progetto localmente radicato nel Comune di Marsico Nuovo e tale da avere un impatto ambientale devastante su tutto il territorio limitrofo e confinante, che vede a rischio, tra i vari comuni, Atena Lucana, Sala Consilina e, in generale, le falde acquifere valdianesi, con possibile ricadute conseguenziali anche sulla salubrità delle Grotte di Pertosa.

Immediata la reazione del Comitato NO PETROLIO NEL VALLO DI DIANO che, visto l’ormai vicino scoccare del termine ultimo per la presentazioni delle osservazioni, fissato al 1 maggio 2023, con una nota ha urlato il rischio di inquinamento dell’ acqua: “Il Vallo di Diano si trova, di nuovo a doversi difendere dagli attacchi dei petrolieri. Nonostante l’approvazione del PITESAI, nonostante siamo difronte una crisi climatica senza precedenti, nonostante la carenza idrica su tutto il territorio nazionale, siamo ancora chiamati a dover difendere il bene più prezioso, L’ACQUA. Abbiamo premura di informare che l’ENI ha presentato una richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per interventi sul pozzo PERGOLA1 sito in Basilicata, al confine con il Vallo di Diano. Il pozzo, e gli interventi previsti, insistono sul bacino idrografico dell’appennino meridionale, e ancora una volta la NOSTRA ACQUA è messa a serio rischio. Il primo maggio scadono i termini per presentare le osservazioni al Ministero, ci auguriamo che il territorio, tra istituzioni e associazioni, sempre compatto, risponda a questo nuovo attacco”

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