A Montesano, su un cinghiale, il primo caso di peste suina africana in Campania. Non si trasmette all’uomo

Primo caso di influenza suina africana in Campania. E’ accaduto a Montesano sulla Marcellana. L’esame su alcune carcasse di cinghiale hanno fatto scattare l’allarme ed è stato accertato nel tardo pomeriggio di ieri che si tratta di influenza suina. Specifichiamo subito si una malattia virale che colpisce suini e cinghiali, altamente contagiosa e spesso letale, ma non trasmissibile agli esseri umani. Si diffonde direttamente per contatto tra animali infetti oppure attraverso la puntura di vettori, come possono essere le zecche, oppure tramite trasmissione indiretta con attrezzature e indumenti contaminati; oppure ancora tramite la somministrazione ai maiali di scarti di cucina contaminati o lo smaltimento di rifiuti alimentari in modo non corretto. Potrebbe provocare gravi danni all’economia degli allevamenti e per questo in Regione Campania è stata attivata l’unità di crisi.

I sintomi negli animali sono febbre, perdita di appetito, debolezza e andatura incerta, difficoltà respiratorie e secrezione oculo-nasale, costipazione, aborti spontanei, emorragie interne ed emorragie evidenti su orecchie e fianchi. Anche coloro che superano la malattia possono rimanere portatori per circa un anno, così che il virus rimane persistente nelle aree endemiche.

Si tratta di un virus che ha un’ottima resistenza in ambiente esterno e può rimanere vitale fino a 100 giorni. Nei salumi sopravvive alcuni mesi, e non si sconfigge nemmeno alle alte temperature.

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