Peste suina nel Vallo di Diano: al via monitoraggio di “Fata Onlus” e “Orchidea Emergenza”

Al via il monitoraggio delle aree del Vallo di Diano, dichiarate “Zona Rossa” per la peste suina. Dopo il rinvenimento delle carcasse di cinghiale a Montesano Sulla Marcellana, sono stati dichiarati paesi rientranti nella zona rossa i comuni di Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Sanza, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle dell’Angelo. Da oggi, nel Vallo di Diano l’Associazione Fata Onlus Protezione Civile di San Pietro Al Tanagro insieme all’ Associazione Orchidea Emergenza di Sassano, hanno avviato il monitoraggio del territorio alla ricerca di carcasse di animali che potrebbero aver contratto il virus. Le due associazioni sono state incaricate di scandagliare il territorio con un’apposita convenzione. Le attività sono cominciate da Monte San Giacomo ma continueranno anche quotidianamente anche negli altri centri rientranti nella zona rossa. L’Ordinanza Regionale n.1 del 26 maggio 2023 vieta nei territorio considerati possibile “zona Infetta” di effettuare escursioni, ma anche pic nic, andare a caccia, o praticare attività sportive. E’ vietato, peraltro, raccogliere funghi, asparagi e altri prodotti agresti. Una situazione che sta creando preoccupazione e disagi tra le tante attività di allevamento di suini presenti nel territorio del Vallo di Diano. Il possibile rinvenimento in un allevamento anche di un solo caso di contagio comporta, purtroppo, l’abbattimento di tutto l’allevamento. Le ripercussioni della peste suina nei territori dichiarati zona rossa riguardano anche diversi eventi in programma in zone montane o comunque all’aperto.