Violenza sulle Donne. A Salerno si presenta il progetto in ricordo di Violeta, uccisa a Sala Consilina

Il 1° giugno alle ore 15.00 presso il Salone dei Marmi del Palazzo di Città del Comune di Salerno, si terrà il convegno “Il progetto Violeta incontra la rete e il territorio” che vedrà la partecipazione di tutti i protagonisti della rete antiviolenza e delle massime autorità istituzionali.
L’Associazione Differenza Donna APS, che gestisce a Salerno il Centro Antiviolenza Leucosia e lo Sportello Antiviolenza presso la Procura, ad Atena Lucana, il Centro Antiviolenza Aretusa del Consorzio Sociale di Zona S10 e a Pontecagnano Faiano,  il Centro Antiviolenza “Anna Borsa” ha avviato, insieme ai partner, l’importante “Progetto Violeta” dedicato alla memoria di Violeta Sanciu, uccisa dal compagno a Sala Consilina nel 2018: una donna coraggiosa che ha tentato di sfidare la violenza in nome della sua libertà.
I dati 2021 dell’Istat evidenziano che in Italia sono state uccise 104 donne, principalmente per mano dei loro partner ed ex partner, 7 donne solo nella Regione Campania. Nel corso del 2022, 2126 donne in Campania hanno contattato il numero antiviolenza e stalking 1522 per richiedere aiuto. Questi numeri sono dolorosi e allarmanti. Differenza Donna e la Rete antiviolenza del territorio, con cui l’associazione ha creato nel corso degli anni una solida sinergia, intendono dare risposta urgente alle necessità emerse intervenendo con un approccio sistemico che mette insieme i 4 pilastri della Convenzione di Istanbul: prevenzione, protezione, persecuzione del reato e politiche integrate.
Elisa Ercoli, Presidente di Differenza Donna, ha dichiarato: “Il progetto Violeta, vinto da Differenza Donna e finanziato da Fondazione CON IL SUD, porta in Campania nuove risorse e nuovi investimenti per realizzare azioni sistemiche ed integrate, indispensabili, a sostegno di donne e bambine/i in fuga dalla violenza per realizzare formazioni tra la rete territoriale, per sensibilizzare la cittadinanza ed in particolare docenti e studenti nella nostra scuola pubblica. Solo riconoscendo urgente e indispensabile la lotta alla violenza maschile contro le donne sino a metterla in cima delle agende politiche avremo davvero un cambio di passo, un obbligo dello Stato ma anche un avanzamento senza il quale la nostra rimane una democrazia a metà”.
Reinserimento lavorativo stabile e specifico per le donne in uscita dalla violenza, azioni e programmi di sensibilizzazione di genere nelle scuole di tutti i livelli per promuovere una reale prevenzione e la formazione di reti di cittadinanza attiva, sono questi alcuni degli obiettivi fondamentali che l’associazione si pone per combattere questa situazione discriminante nei confronti delle donne, perché non ci siano mai più altre Violeta Sanciu.

Paola Romano

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