Giuseppe Ungherese a Montecitorio per proporre la legge contro l’inquinamento da Pfas

Giuseppe Ungherese di San Pietro al Tanagro, responsabile Campagna inquinamento di Greenpeace Italia dal 2015 è stato in Parlamento per la proposta di legge che vieta l’uso e la produzione di PFAS, un gruppo di sostanze chimiche artificiali ampiamente utilizzate, che nel corso del tempo si accumulano negli esseri umani e nell’ambiente.

Ungherese, ricordiamo, ha iniziato la sua carriera come ricercatore e poi ha risposto alla sua esigenza di aiutare il pianeta e renderlo concretamente un posto migliore collaborando come attivista con Greenpeace. Nei giorni scorsi è stato presentato il documento “I sette capisaldi di una legge nazionale che vieta  l’uso  e la produzione di PFAS”. Con questo documento sono stati forniti al parlamento gli elementi necessari da tenere in considerazione per promuògare una legge nazionale contro degli elementi altamente inquinanti. E’ questa la richiesta delle associazione e comitati italiani che insieme ad altre innumerevoli organizzazioni feuropee hanno sottoscritto il “BAN PFAS Manifesto”. tale manifesto richiede l’urgenza di una legge che metta fine alle sostanze chimiche.

“Le sostanze PFAS – si legge nel dossier – sono un vasto gruppo di sostanze chimiche di sintesi, prodotte unicamente dall’uomo e non esistono in natura. Vengono impiegati in tutti i settori, dall’edilizia, ai cosmetici, all’industria tessile e in tanti altri prodotti che vengono comunemente utilizzati tutti i giorni. Queste sostanze vengono chiamate “inquinanti eterni” perché una volta dispersi nell’ambiente i tempi in cui vengono smaltiti sono lunghissimi e nel frattempo possono contaminare fonti d’acqua e coltivazioni. In molti comuni del nord Italia i PFAS sono già stati trovati negli alimenti, nell’acqua potabile e nel sangue delle persone. I PFAS, sono una vera e propria minaccia per l’uomo e l’ambiente e provoca una serie di effetti negativi sulla salute tra cui problemi alla tiroide, diabete, danni al fegato e al sistema immunitario, cancro al rene e ai testicoli e impatti negativi sulla fertilità. L’utilizzo della sostanze PFAS è senza alcun controllo. E a differenza di altri paesi europei che stanno valutando cosa poter fare al riguardo, l’Italia non ha ancora preso dei chiari provvedimenti”. Pertanto gli attivisti, guidati dalle competenze di Giuseppe Ungherese conoscendo la gravità della sostanza e quello che può comportare, hanno presentato la proposta di una legge in conferenza stampa alla Camera dei deputati, richiedendo un intervento immediato da parte dei rappresentanti politici.

Michelangela Di Mieri 

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