Bimbo di 45 giorni salvato a Polla. Il primario Stoduto: “Necessaria un’ambulanza per neonati in provincia di Salerno”

Dimesso dal Pronto soccorso del “Ruggi d’Aragona” per un “semplice raffredore”, un bambino di 45 giorni ha rischiato di morire per choc settico, è stato salvato dai medici del “Luigi Curto” di Polla e ora è intubato nel nosocomio di Battipaglia in condizioni serie ma stazionarie. La vicenda – già raccontata nei giorni scorsi – mette in evidenza oltre al buon operato delle equipe mediche anche una problematica sulle ambulanze adibite al trasporto neonatale assenti nella provincia di Salerno. Lo conferma il primario di Pediatria di Polla, Teodoro Stoduto: “Si tratta di una problematica davvero importante. Appare sempre più necessario istituire un trasporto neonatale nella provincia di Salerno, tra le più estese d’Italia. Questo garantirebbe la possibilità a ogni neonato di andare alla Tin – la terapia intensiva per i neonati – di Salerno in tempi brevi e compatibili per curare al meglio il bambino e dare maggiori possibilità di guarigione. Importante un trasporto specifico per Salerno e per il territorio. Necessità importante per la salute dei neonati e anche per avere prontezza di intervento per il personale medico chiamato in causa”. Per il trasferimento del piccolo, dopo essere stato stabilizzato si era pensato anche all’elicottero dell’esercito per i voli notturni, in attesa del sì dell’ambulanza da Napoli. Poi la vicenda è andata evolvendosi verso il meglio ed è “bastata” l’ambulanza da Napoli, ma il problema resta. Il piccolo è stato assistito fino al suo arrivo dai medici valdianesi e poi trasferito a Battipaglia.

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