“Cesare deve morire” Un film da Oscar nell’ICATT di Eboli (SA).

La notizia che il film dei fratelli Taviani “Cesare deve morire”, già pluripremiato in Europa, era stato candidato  per l’Italia  agli Oscar 2013, aveva riempiti di orgoglio noi operatori penitenziari e i detenuti ospitati nella nostra struttura,  sia come Italiani, perché il film restituisce all’Italia un ruolo primario nella scena artistica internazionale, sia come protagonisti della vita penitenziaria che quotidianamente vivono ciò che il film narra con grande maestria.I fratelli Taviani hanno saputo raccontare con grande abilità il valore catartico che l’attività teatrale ha per i detenuti grazie alla quale essi scoprono che esiste una vita diversa da quella che li ha portati in carcere e che è possibile progettare e perseguire una vita migliore. È quello che accade nella finzione scenica, ma è anche quello che accade qui da noi, nell’ICATT di Eboli, dove i nostri detenuti, impegnati in laboratori teatrali, ma anche in laboratori di scrittura, in laboratori di lettura,  in incontri con gli autori di libri, scoprono un mondo nuovo e modi nuovi di relazionarsi con esso. E trovano, in questo nuovo mondo, gli strumenti per riscattarsi da umiliazioni, per sfuggire alla disperazione, in poche parole, per riprogettare la propria vita.Abbiamo perciò voluto saperne di più, ed assieme ai detenuti che hanno rivissuto la propria storia ma, soprattutto, le proprie speranze, abbiamo assistito alla proiezione del film, che ha emozionato noi tutti.Per tributare il giusto omaggio a questo grande film e per approfondirne la conoscenza, abbiamo organizzato, in collaborazione col Centro Culturale Studi Storici e con l’Associazione Tufara,  un incontro/spettacolo con esperti e appassionati di cinema e con esperti di attività rieducative, che  sarà aperto anche alla comunità esterna al carcere. L’incontro si terrà sabato 17 novembre alle ore 17.00. Interverranno: Dott.sa Rita Romano, direttrice ICATT.avv. Antonino Maria Italia, critico cinematografico Luca Guardabascio, scrittore e regista cinematografico Giovanni Mandolfino, educatore penitenziario  Al termine dell’incontro rappresentazione de “La Divina Galera –  l’Inferno” Rilettura di Dante  e  messa in scena dei detenuti dell’ICATT.

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