San Pietro al Tanagro (SA): tutto pronto per l’appuntamento dell’1 e 2 agosto con le “Notti dei Mulini”.

Si riaccendono le luci nel Parco dei Mulini a San Pietro al Tanagro, in provincia di Salerno. A pochi passi dal centro storico, in un anfiteatro naturale, situato tra due colline fra le quali scorre un torrente, tra il verde della natura e la freschezza dell’ambiente, si svolgerà la prima edizione de “Le Notti dei Mulini”, festival di musica, radici e tradizioni impopolari. La manifestazione, voluta dai ragazzi della Pro Loco locale, accoglierà in uno scenario unico e suggestivo due serate all’insegna di musica popolare, gastronomia, natura e tanto divertimento.

Due giorni ricchi anche di attività culturali e mostre che si concluderanno solo a notte fonda con concerti di musica popolare. Ad aprire la manifestazione, il primo agosto, saranno i nostrani Peto Fetish Blues Band, che a ritmo di blues accompagneranno l’apertura del mercatino a km zero e degli stand enogastronomici. A seguire saliranno sul palco dei mulini, il gruppo operaio di Pomigliano d’Arco “E Zèzi”, pilastri della tradizione con fronne, canti a distesa, tarantelle e tammurriate. Il due agosto l’apertura sarà affidata agli Amarimai, che con l’arpa e la zampogna di Viggiano ci faranno attraversare la Lucania fino ad arrivare al Cilento con tarantelle e balli tradizionali. Alle 22:30 circa, sarà la volta della “Municipale Balcanica”, band pugliese conosciuta anche all’estero, che vanta collaborazioni con Roy Paci e che guiderà il pubblico verso la tradizione balcanica con fiati e percussioni. Alla fine dei concerti, in entrambe le serate, Be.Cool in tour farà tappa al parco dei mulini con un dj set etnico.

Durante i giorni della manifestazione saranno allestiti stand enogastronomici, un mercatino etnico a km zero, un villaggio primitivo, installazioni d’arte, mostre fotografiche della vita contadina, un’area meditativa e relax, un’area jam session.

L’evento ha come tema centrale il ritorno alle origini e l’agricoltura. Un festival “Impopolare” lontano dalla monotonia odierna e strettamente legato alle origini e alla terra. “Oggi si corre dietro la tecnologia, si conoscono persone sui social bypassando l’amicizia vera, si lascia cadere nel dimenticatoio vecchie tradizioni, non si conosce il valore che la terra, intesa come campi da coltivare, ci può dare. Ci si lascia sfuggire ciò che è semplice e a portata di mano che ci rende umili e felici allo stesso tempo. Il festival sarà una buona occasione per riacquistare questi valori”, – spiegano gli organizzatori.

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