Sede Enel Sala Consilina: la vicenda approda in Parlamento. Pernetti, Cisl, “Esempio concreto di raccordo fra attività parlamentare e sindacale”

Il nuovo piano di riorganizzazione territoriale della rete elettrica varato da Enel Distribuzione Spa, ed in particolare le sue conseguenze in Campania, è stato uno dei temi sotto i riflettori in sede parlamentare a Roma lunedì scorso, grazie all’interpellanza urgente presentata lo scorso mese di Agosto da ben 30 parlamentari, appartenenti a diverse forze politiche, ed indirizzata al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero dell’Economia e delle Finanze. In aula la prima firmataria dell’interpellanza, l’on. Giovanna Palma del Partito Democratico, ha ribadito la problematica relativa alla prevista soppressione in Campania di due sedi zonali dell’Enel, Pozzuoli e Sala Consilina. La sede zonale di Sala Consilina, in particolare, verrebbe soppressa insieme con l’unità operativa di Sapri, per creare una macrostruttura provinciale salernitana che coprirebbe un territorio pari al 36 per cento della regione Campania, con 22 mila chilometri di rete elettrica e 600 mila utenti serviti. I due provvedimenti, previsti nel nuovo piano di riorganizzazione territoriale della rete elettrica varato da Enel Distribuzione Spa, avevano fin da subito generato diverse perplessità ed un giudizio fortemente negativo da parte della CISL Salerno. Nell’introdurre l’interrogazione l’On, Palma ha ricordato che in determinate aree del Paese, specie al sud e nelle isole, gli utenti assistono a frequenti interruzioni del servizio. Nel Meridione la durata e la frequenza delle interruzioni nell’erogazione della corrente elettrica sono pari al doppio di quelle riscontrate nell’aria nord-occidentale del Paese. “Una  doppia velocità che –ha sottolineato l’On. Palma- genera diverse prospettive di sviluppo e di investimento a danno del sud Italia, a parità di tariffa elettrica corrisposta dalle imprese del Paese”. In sostanza secondo i firmatari dell’interrogazione, Enel Distribuzione ridurrebbe la propria presenza laddove, invece, dovrebbe potenziarla per adeguare il livello di qualità del servizio alle altre aree del Paese. Di qui la richiesta di intervento urgente al Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi. A rispondere all’interrogazione è stata il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Teresa Bellanova, che ha riferito quanto acquisito dal Ministero dello sviluppo economico, confermando che lo scorso mese di Luglio Enel Distribuzione ha presentato un progetto di riassetto della propria organizzazione territoriale che interessa anche la regione Campania, e, in particolare, le zone e unità operative delle province di Napoli e Salerno. “Enel ha evidenziato –ha detto il sottosegretario Bellanova- che tale progetto è stato oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali di categoria e che il suo scopo è quello di realizzare un’ottimizzazione delle strutture e delle risorse esistenti mediante una serie di aggregazioni tra strutture territoriali, comportanti, in taluni casi, una ridefinizione dei perimetri territoriali di competenza, tali da realizzare condizioni di maggiore efficienza ed efficacia complessiva di funzionamento. Nei casi specifici dalla prevista aggregazione del territorio metropolitano di Napoli con parte di quello di Pozzuoli e dalla creazione di una nuova zona provinciale con sede a Salerno che accorperebbe le sedi tecnico-operative di Sala Consilina e Sapri –ha continuato il sottosegretario- si ritiene che le conseguenze pregiudizievoli per lo sviluppo del territorio interessato potrebbero derivare dalle predette aggregazioni solo se, con questo riassetto, si degradasse il livello di presidio e manutenzione delle reti rispetto al livello attuale o, comunque, al livello ottimale”. Bellanova ha esposto poi le rassicurazioni giunte da Enel Distribuzione, secondo le quali non sarà attuata alcuna riduzione del personale, non verranno modificate le attività operative del personale che presidia e gestisce la rete elettrica, e resteranno confermate le sedi di lavoro, con i rispettivi tecnici e operai in servizio che continueranno ad operare, in maniera integrata, assicurando il presidio dei processi sui territori di competenza. “In ogni caso –ha assicurato il Sottosegretario in conclusione- il Ministero dello sviluppo economico, unitamente all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico per gli aspetti di competenza, effettuerà tutte le verifiche e controlli necessari ad assicurare che il programma di riorganizzazione sia attuato nel rispetto degli obblighi della concessionaria e idoneo a garantire elevati livelli di qualità del servizio e il regolare sviluppo delle infrastrutture a vantaggio del territorio”. Nella sua replica l’On. Giovanna Palma si è dichiarata non soddisfatta della risposta ottenuta dal Governo, ribadendo l’invito allo stesso Governo a svolgere ulteriori approfondimenti sull’impatto reale dei provvedimenti prospettati, sulla qualità dell’erogazione del servizio elettrico in termini di durata delle interruzioni e numero di interruzioni del servizio stesso in corso di anno, alla luce della prospettata diminuzione dei presidi di coordinamento e progettazione tecnica, denominati Zone, e dei presidi tecnico-operativi denominati Unità operative. “Ci è dato sapere –ha sottolineato l’On. Palma- che è ancora in corso un significativo confronto con le organizzazioni sindacali nazionali di comparto. Sarebbe auspicabile un prezioso intervento del Governo –ha concluso il deputato del PD- per farsi promotore presso ENEL Spa, affinché uno dei sindaci dell’isola di Ischia, il sindaco di Pozzuoli nonché il sindaco di Sala Consilina siano invitati al tavolo delle trattative prima della definizione della vicenda”.

In data 9 settembre 2014 è proseguito il confronto nazionale in sede periferica a Napoli che ha registrato una posizione comune delle organizzazione sindacali sdi comparto per il mantenimento delle sedi di Zona Sala Consilina e Unità operativa di Sapri.

Il Segretario Provinciale Cisl Pietro Pernetti ha ulteriormente illustrato le motivazioni a sostegno del mantenimento dei presidi riservandosi di valutare il coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico e della Autorità di Settore ,indicate dallo stesso Governo,qualora in sede di prosieguo di confronto sindacale nazionale si rendesse necessario e come preannunciato dalla replica della stessa onorevole Pama.

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