Una rete di 85 comuni per costruire itinerari turistici religiosi. A Pertosa il via l’affascinante progetto

A Pertosa, in occasione dell’inaugurazione dell’affascinante mostra “Nelle terre dei Principi” al Museo MIdA 01, ben 85 sindaci si sono riuniti per dare il proprio consenso all’attivazione di itinerari turistici storici-culturali e religiosi in tre Regioni. In particolare lo scopo è quello di creare un’offerta turistica attraverso la realizzazione di itinerari, in grado di soddisfare esigenze di fruizione diversificate ma in linea con il modello di un turismo Slow. Gli itinerari si svolgeranno sulla base della ricerca scientifica realizzata grazia alla Mostra e che unisce quei comuni attraversati dal fenomeno della migrazione italo-greca e del monachesimo italo-greco.

Presente a Pertosa anche l’assessore al Turismo della Regione Campania, Corrado Matera, e il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ha firmato il Protocollo con queste parole.

“Viviamo una situazione drammatica per le giovani generazioni, che oggi sono senza comunità, senza passato ma legati essenzialmente al presente. Eppure non viviamo solo di presente o di economia ma di storia. Non è strano parlare quindi di monaci e migrazioni di popolazioni italo-greche oggi a Pertosa, in quanto sono stati fondamentali per la storia delle nostre identità. Oggi la soggettività declina verso il narcisismo e la solitudine. Mi sento come i cristiani nelle catacombe a resistere a questo nostro presente. C’è una dimensione che amo molto quando parliamo di monachesimo, che è quella del silenzio. L’uomo contemporaneo ha perduto questa dimensione che è necessaria a chiedersi quale sia il senso della vita, i valori per i quali vale la pena di combattere, e il limite oltre il quale non è possibile andare in base alla nostra dignità. La mostra è bella per cui andiamo a vedere i mosaici, le pergamene e difendiamoli, cerchiamo di conservare la storia. Organizzeremo carovane e riporteremo i ragazzi in questo Vallo di Diano, in questi monti e queste valli per fare riscoprire il valore del silenzio”.

Il protocollo prevede di realizzare azioni di censimento, catalogazione e eventuale segnalazione alla tutela dei beni materiali e immateriali, la programmazione e realizzazione, in maniera coordinata e condivisa tra  tutti i  soggetti sottoscrittori, di  azioni di valorizzazione e di promozione attraverso iniziative culturali e di ricerca e la progettazione condivisa di itinerari turistici integrati e differenziati su scala interregionale, con la creazione di cammini tematici di tipo religioso, naturalistico, storico-artistico, antropologico-culturale. I sottoscrittori  secondo il Protocollo si sono impegnati alla individuazione e alla condivisione di azioni comuni volte alla conoscenza, alla tutela, alla valorizzazione e divulgazione del patrimonio, materiale e immateriale, riconducibile alla matrice culturale del fenomeno del monachesimo italo-greco e delle comunità grecofone medievali nei territori delle Regioni Campania, Basilicata e Calabria.

 

Dichiarazione di Corrado Matera, Assessore Sviluppo e Promozione del Turismo Regione Campania: “Con questa Mostra si creano i presupposti per arricchire il ventaglio dei siti da inserire nei percorsi turistici della Regione Campania, ma soprattutto si aprono nuovi orizzonti per la realizzazione di una rete interregionale che finalmente valorizzi la fruizione di aree fino ad ora escluse dai grandi circuiti, il cui fascino è rimasto in gran parte preservato grazie all’attaccamento delle popolazioni locali ai suoi valori più autentici. L’Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo della Regione Campania concepisce questo evento come momento preliminare di analisi per la realizzazione di un programma di valorizzazione che, riunendo in maniera coerente i “luoghi” della civiltà italo-greca, sia in grado di diffondere su ampia scala la conoscenza di un numero significativo di potenziali attrattori, il cui valore rappresenta fattore rilevante nella formazione della dimensione culturale locale”.

 

Dichiarazione di Francescantonio D’Orilia, Presidente Fondazione MIdA: “La mostra è il racconto di una storia, di un vissuto che non si trova nella manualistica corrente, costruito sulle esistenze di uomini comuni, contadini, artigiani, monaci, santi. È un cammino scandito dalle tappe di un momento fondativo nella costruzione delle nostre identità locali.  Frutto di quella esperienza è un’eredità materiale e immateriale che oggi siamo chiamati a salvaguardare, a difendere prima di tutto attraverso l’acquisizione di una profonda e diffusa consapevolezza del suo significato. Negli intendimenti di chi ne ha concepito i contenuti, questo evento vuole essere, prima di tutto, un’occasione di divulgazione, vuole stimolare una riflessione ampiamente condivisa, offrendo a tutti la possibilità di acquisire conoscenza e, con essa, una matura consapevolezza. Senza consapevolezza non esiste nessuna speranza di valorizzazione.”

 

 

COMUNI  COINVOLTI

Campania Acquavella, Atena Lucana, Auletta, Buccino, Buonabitacolo, Caggiano, Camerota e frazioni, Campora, Capaccio, Ascea – Castellammare la Bruca, Centola, Ceraso, Cuccaro Vetere, Eboli, Futani – Eremiti, Gioi, Laurino, Laurito, Lustra, Magliano, Montecorice, Montesano sulla Marcellana, Morigerati, Novi Velia – Velia, Oliveto Citra, Padula, Palomonte, Perdifumo, Pertosa, Petina, Santa Marina – Policastro, Polla, Pollica, Postiglione, Rocca Cilento, Roccagloriosa, Rofrano, Sala Consilina, San Giovanni a Piro, San Mango Cilento, San Mauro la Bruca, Sant’Arsenio, Sanza, Sassano, Serre, Sicignano, Teggiano, Torraca, Vallo della Lucania
Basilicata Armento, Calvera, Carbone, Castelluccio, Castronuovo Sant’Andrea, Cersosimo, Episcopia, Grumento Nova, Guardia Perticara, Lagonegro, Lauria, Maratea, Missanello, Montalbano Jonico, Noepoli, Policoro, Rivello, Rapolla, Rotonda, San Chirico a Raparo, Senise, Teana, Tursi, Viggiano
Calabria Avena – Papasidero, Buonvicino, Cerchiara, Cirella, Laino, Mormanno, Oriolo, Orsomarso, Praia a Mare, San Demetrio Corone, San Nicola Arcella, San Sosti, Scalea

 

 

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