Inquinamento ambientale nel Vallo di Diano. Il Vescovo De Luca ed i sacerdoti:”Bloccare qualsiasi attività illecita”

“Le recenti notizie di cronaca sul degrado ambientale e sociale legato al nostro
territorio, lasciano sconcertati e ci spingono a un rinnovato appello etico. Papa Francesco ci ricorda che “tutto è connesso!”. Non si tratta solo di una deriva
ambientale: la rilevata difficoltà ad affrontare questa sfida ha a che fare con un
deterioramento etico e culturale che accompagna il deterioramento ecologico (Cfr. Laudato si’, n. 162). Le informazioni che si stanno divulgando generano risentimenti e rabbia, soprattutto in quanti hanno avuto a che fare con gravi patologie ascrivibili anche all’impatto con un habitat alterato. Non riteniamo opportuno cedere a giudizi sommari o a silenzi d’occasione, difese già vinte dalla storia, ma vogliamo entrare con coraggio in un rinnovato e fattivo interesse per il Bene Comune della nostra Terra, accanto a chi esercita con laboriosità la responsabilità personale e sociale, generativa di futuro. Ricordiamo l’appello della Conferenza Episcopale Campana di “estendere il monitoraggio sugli altri territori interessati all’inquinamento ambientale, sviluppando un sistema di sorveglianza epidemiologica” anche nel Territorio del Vallo di Diano; inoltre, “si realizzino gli interventi evidenziati dai risultati dell’indagine” che il Rapporto epidemiologico e sanitario commissionato dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (10.2.2021) raccomanda, ovvero: “bloccare qualsiasi attività illecita e non controllata di smaltimento di rifiuti; bonificare i siti; incentivare un ciclo virtuoso della gestione dei rifiuti; attivare un piano di sorveglianza epidemiologica permanente per le
popolazioni; sviluppare attività educative alla corresponsabilità”. In una logica di alleanze e di corresponsabilità possiamo condividere processi decisionali per le opere che interessano il Bene Comune. Ci ricorda Papa Francesco: “La previsione dell’impatto ambientale delle iniziative imprenditoriali e dei progetti richiede processi politici trasparenti e sottoposti al dialogo, mentre la corruzione che nasconde il vero impatto ambientale di un progetto in cambio di favori spesso porta ad accordi ambigui che sfuggono al dovere di informare ed a un dibattito approfondito” (Laudato si’, n. 182).
Le sfide ambientali sono anche sfide sociali coraggiose e lungimiranti, che la nostra
Terra può affrontare alleandosi in percorsi improntati alla lealtà, alla giustizia e alla
solidarietà, come abbiamo già sperimentato in questo tempo di crisi pandemica. La
vera prospettiva di ecologica integrale si trasforma sempre in sociale e chiede, dopo la condanna di determinati atti lesivi del Bene comune e della vita dei cittadini, una
rinnovata presa in incarico della responsabilità di tutti. Esprimiamo vicinanza e sostegno alla continua opera delle forze dell’Ordine, delle Istituzioni Comprensoriali e Comunali che si costituiranno a difesa della nostra Terra, perché il Bene Comune abbia a vincere su logiche di profitto e sia assicurata a tutti i cittadini il diritto di vivere in una ambiente bello e armonico e, soprattutto, sia data ai giovani la possibilità di godere e vivere in questa Terra per costruire da protagonisti, secondo giustizia ed equità, la Casa, la Famiglia e il Futuro!”
+ p. Antonio De Luca
Vescovo di Teggiano-Policastro
e i Sacerdoti della Diocesi

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