Il ministro Di Maio incontra il contingente italiano in Lettonia. E’ stato accolto dal tenente colonnello valdianese Giovanni Graziano

“Voglio esprimervi il mio apprezzamento e l’orgoglio del Governo italiano per la dedizione, la professionalità e l’umanità con cui svolgete i vostri compiti, trasmettendo all’estero la migliore immagine del nostro Paese”. Con queste parole il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha salutato il Contingente italiano in Lettonia durante la visita che si è tenuta il 30 di novembre presso la base di Camp Adazi, sede della Coalizione della Nato impegnata nel Paese baltico.

Ad accompagnare il Ministro il Rappresentante Permanente alla Nato Ambasciatore Francesco Maria Talò e l’Ambasciatore d’Italia in Riga Stefano Taliani de Marchio. A ricevere il rappresentante del governo italiano è stato il Comandante del Contingente, Tenente Colonnello valdianese Giovanni Graziano che si è intrattenuto con il ministro Di Maio presso il proprio ufficio sottoponendogli la firma dell’albo d’onore prima di consegnargli il gadget di rappresentanza del Task Group Baltic.

“La sua visita – le parole rivolte al ministro dal comandante Graziano originario di San Pietro al Tanagro – è per noi motivo di grande soddisfazione, vi percepiamo appieno la vicinanza e il supporto delle Istituzioni di vertice dello Stato, che per certi versi ci ripaga del sacrificio della lontananza e del disagio pur essendo orgogliosi della missione che ci è stata assegnata”.

Nel suo breve saluto, il Comandante del Contingente ha evidenziato i risultati raggiunti dai soldati italiani impegnati nel teatro lettone, nonché l’unanime apprezzamento che essi riscuotono per ciò che esprimono in termini di operatività, sul piano delle iniziative tese alla coesione tra i diversi contingenti ma anche riguardo ai progetti umanitari portati avanti presso la comunità locale, di concerto con l’Ambasciata d’Italia in Lettonia.

Il Ministro si è intrattenuto a lungo con i soldati del Contingente, si è interessato al loro impegno sul campo ma anche alla loro provenienza geografica, essendo la maggior parte di loro di origine campana.

Non a caso, durante uno dei passaggi del suo articolato intervento, riferendosi ai progetti di cooperazione portati avanti dai soldati italiani in favore delle realtà meno fortunate del territorio, ha sottolineato che: “da campano, so quanto la Brigata Garibaldi sia profondamente legata al territorio della mia Regione e radicata nel suo tessuto sociale. Apprezzo quindi in modo particolare il vostro impegno sociale qui in Lettonia e credo che sia la migliore testimonianza del ruolo delle Forze Armate italiane come portatrici di pace”.

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