Peste suina africana: nuovo carcassa infetta ritrovata a Sanza. Il Tar Salerno sospende macellazione suini

Una nuova carcassa di cinghiale è risultata infetta dagli accertamenti messi in atto dagli organi competenti alla Peste Suina Africana. La carcassa è stata ritrovata nel territorio di Sanza, paese già inserito insieme ad altri comuni, dall’ordinanza della Regione Campania, in “zona rossa”. E anche da Sanza è partita la protesta contro l’ordinanza regionale, di macellazione dei suini domestici come forma di prevenzione e repressione di diffusione della Peste Suina Africana. Nei giorni scorsi, il Tar Salerno ha accolto la richiesta di sospensiva contro l’Asl Salerno, della macellazione immediata dei suini di allevamenti familiari, che è stata richiesta da 14 allevatori del Vallo di Diano. La sospensione cautelare rimane in vigore fino al prossimo 11 luglio quando verrà esaminato il ricorso. E’ probabile che in base a quanto verrà stabilito dalla Magistratura, anche l’Asl Salerno e la Regione Campania, prendano una posizione per, invece, portare avanti quanto previsto dall’ordinanza di abbattimento dei suini detenuti all’interno di allevamenti familiari. Intanto proseguono i controlli, nei territori dichiarati “zona rossa” in tutto il salernitano, da parte dell’Asl Salerno con i responsabili del servizio veterinario i dottori Adriano Pacini e Domenico Rofrano.

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