“Servono risposte concrete per la sicurezza del personale sanitario”. De Luca richiama il Ministero

In un comunicato stampa dello scorso 6 gennaio, il Presidente della giunta regionale campana, Vincenzo De Luca, è ritornato sugli episodi di violenza all’interno degli ospedali campani ai danni del personale sanitario. “Facendo seguito alle innumerevoli richieste già avanzate negli anni passati al Ministero degli Interni; ricordando per ultimo quanto richiesto di recente per un episodio di violenza verificatosi nell’ospedale di Giugliano, e che è dovere delle forze dell’ordine del Ministero dell’Interno contrastare la violenza e garantire la sicurezza dei cittadini e specificamente degli operatori sanitari negli ospedali come a bordo delle ambulanze del 118, rinnovo al Ministero dell’Interno la richiesta di istituire presidi di polizia per lo meno in tutte le strutture nelle quali si sono registrati episodi di aggressione e di violenza. E questa volta mi auguro ci siano risposte concrete e tempi certi di decisione a garanzia del nostro personale”. 

Parole dure che esprimono l’urgenza di una questione delicata e annosa. Solo negli scorsi giorni, infatti, ci sono state due aggressioni: una all’infermiera del San Leonardo di Castellamare di Stabia ed un’altra ai danni di un infermiere del pronto soccorso di Villa dei Fiori ad Acerra in provincia di Napoli. De Luca nel comunicato prosegue: “In assenza di decisioni efficaci e tempestive, come purtroppo abbiamo verificato per il passato, non escludiamo decisioni drastiche sull’attività dei presidi dove non sia garantita la sicurezza del nostro personale“- e sottolinea in chiusura la situazione di sottoorganico in cui versa il personale sanitario dei pronto soccorso: “Per quanto riguarda i Pronto soccorso, e tante strutture ospedaliere nelle quali ormai si fa a fatica a garantire i turni di lavoro per la drammatica carenza di personale, anche a fronte di ripetuti concorsi andati deserti, comunicheremo nelle prossime ore le richieste ultimative che rivolgiamo al Governo per impedire il crollo delle attività sanitarie pubbliche conseguenti alle mancate decisioni di diretta responsabilità dell’attuale Governo, come di quelli precedenti“.

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