Migliorano le condizioni del bimbo di 3 mesi ricoverato per meningite al Santobono con tracce di cocaina nel sangue

Migliorano le condizioni del bambino di tre mesi che lo scorso gennaio è stato trasportato d’urgenza dall’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona al Santobono di Napoli per una brutta meningite. Alle analisi delle urine effettuate durante il primo ricovero erano risultate inoltre tracce di cocaina. Entrambi i genitori del bambino risultano essere infatti tossicodipendenti che già in passato erano stati sottoposti a percorsi di disintossicazione.

In un primo momento si è pensato che la presenza di droga potrebbe aver complicato ulteriormente il quadro clinico del piccolo che, nel frattempo, peggiorava a causa dell’infezione. Così è stato trasferito in eliambulanza al Santobono di Napoli dove è arrivato in codice rosso: qui è stato intubato e trasferito in terapia intensiva pediatrica.

Dopo tre mesi il piccolo rimane ancora ricoverato al Santobono, assistito dai medici che avrebbero riscontrato sul bambino alcuni danni cerebrali causati dalla meningite, escludendo però una dipendenza del piccolo dalla sostanza stupefacente: il bimbo è stato male soltanto per la meningite, contro la quale non era stato vaccinato. All’epoca dei fatti, i genitori giustificarono il mancato vaccino anti meningite con un momento di distrazione legato al fatto che tutti i loro figli si erano ammalati di Covid. Ai genitori, nell’immediatezza dei fatti, iera stata sospesa la genitorialità e questa mattina, nelle aule del tribunale dei Minori di Salerno, si terrà l’udienza per cercare di tirare fuori dalla casa famiglia i tre fratellini del piccolo sottratti anch’essi ai genitori e di poter ottenere per loro l’affidamento ai nonni o agli zii.

Giovanna De Luca

 

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