Impianto biometano ad Auletta. Un agricoltore a Irpi Media: “Mai firmato alcun contratto, la mia firma è falsa”

Una inchiesta di Irpi Media rimette sotto la luce dei riflettori il caso dell’impianto di biometano ad Auletta. Ancora una volta è stato ribadito che senza l’intervento di Italia 2 news e la scoperta della documentazione che autorizzava il progetto, la popolazione di Auletta non avrebbe saputo di cosa stava per avvenire. Nell’inchiesta è stato confermato un altro aspetto già emerso, ovvero una indagine dei carabinieri della stazione di Auletta su firme false in alcuni documenti propedutici al progetto per “misurare” il livello di rifiuto da recuperare. Alcune aziende agricole inserite nel primo piano di approvvigionamento hanno denunciato presunte firme false inserite nei contratti per la fornitura di biomasse. “Sono stato il primo a denunciare. Io non ho animali da vent’anni. Dove devo prendere il letame? Hanno fatto un contratto fasullo prendendo un timbro e la mia firma falsa”. La ha detto il titolare di un’azienda agricola a Polla alla giornalista Sara Manisera autrice dell’inchiesta giornalistica. Oltre a lui, sono altre quattro le aziende agricole che hanno denunciato la Neoagroenergie srl ai carabinieri della stazione di Auletta, che hanno aperto un’indagine. Si stanno verificando anche le altre documentazioni che sono alla base del progetto.

Il progetto in questione è un impianto per la produzione di biometano ottenuto attraverso “raffinazione di biogas proveniente dalla fermentazione anaerobica di prodotti e sottoprodotti organici, scarti, reflui, fanghi e scarti zootecnici”. È uno degli impianti di nuova costruzione, entrato in graduatoria nel primo bando del settembre 2022 del Gestore Servizi Energetici (GSE) e finanziato con fondi Pnrr del Next Generation EU. Ad Auletta dovrebbe sorgerecon l’azione di Neoagroenergie srl che realizzerà l’impianto di Auletta (fondi da ricevere 14,5 milioni di euro) e con legami anche a Lussemburgo. L’impianto sorgerà su un terreno di proprietà di Retina Land. Il capitale di Neoagroenergie e Retina Land è controllato da una holding che a sua volta è controllata al 100% da una società per azioni lussemburghese, Retina Sca. Quest’ultima investirà 600 milioni di euro nella costruzione di 25-30 impianti di biogas nel Sud Italia.

 

https://irpimedia.irpi.eu/lemanisullaripartenza-pnrr-impianti-biometano-salerno-lussemburgo/

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