Truffe on line nel potentino. I Carabinieri denunciano 8 persone all’Autorità Giudiziaria

I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, oltre alle attività di controllo del territorio finalizzate, tra l’altro, a verificare il rispetto dei provvedimenti governativi per contenerne la diffusione del “Coronavirus”, stanno rivolgendo sempre maggiore attenzione a coloro che, nel particolare momento, navigano sul web, per le più diverse esigenze, risultando, pertanto, esposti a possibili contatti con malintenzionati, di cui potrebbero diventare vittime. I Carabinieri dei locali Comandi Stazione hanno individuato e deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 8 persone, tutte residenti in altre regioni, responsabili di truffa e frode informatica, via web, ai danni di ignari cittadini. A Lavello, una 52enne e un 62enne, dopo avere pubblicizzato su un social network un’attività di intermediazione creditizia, per l’elargizione di piccoli prestiti, con artifizi e raggiri, hanno convinto una donna del luogo, interessata al finanziamento, a versare loro con ricariche postepay la somma di euro 300, quale compenso per l’istruttoria della pratica finanziaria. L’operazione, però, non si è concretizzata. Un 38enne, dopo avere proposto la vendita di una piscina prefabbricata per giardino, attraverso un servizio web, ha indotto una donna del posto, propensa all’acquisto, ad effettuare un bonifico bancario di 570 euro, omettendo, però, la consegna della vasca artificiale. Inoltre un 26enne e due 36enni, dopo avere avuto contatti con una donna del luogo, che aveva posto in vendita una borsa su sito web, sono riusciti, mediante artifizi e raggiri, ad acquisire i codici di accesso del conto corrente postale online intestato alla stessa, prelevando la somma complessiva di euro 2.000, attraverso ricariche con carta prepagata. A Melfi, un 36enne, dopo avere inserito un annuncio online per la vendita di un notebook, è stato contattato telefonicamente da un uomo del posto, interessato all’acquisto, che, a sua volta, gli ha proposto di scambiare il portatile con un telefonino. L’accordo, però, non ha avuto il seguito concordato, perché l’iniziale acquirente ha spedito l’apparecchio pattuito, l’inserzionista, invece, non ha fatto altrettanto. A Rionero in Vulture, un 31enne è riuscito, fraudolentemente, ad impossessarsi delle credenziali d’accesso al conto corrente bancario di una ditta del luogo, utilizzandole indebitamente per trasferire la somma di euro 28.500 sul proprio conto. Tale cifra è stata poi spostata su piattaforma in grado di consentire il trading online di Bitcoin.

 

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