Napoli: protesta dei medici campani contro il taglio ai posti di specializzazione.

Continua la protesta dei giovani medici campani contro il taglio ai posti di specializzazione. Ieri, una cinquantina di loro si sono riuniti a Napoli all’ingresso di palazzo Santa Lucia per chiedere alla Regione un intervento concreto per ridurre al minimo gli effetti dei tagli del ministero dell’Università e ricerca attraverso l’implementazione dei posti finanziati a livello regionale. Un gruppo di 6 giovani medici, spiegano i rappresentanti del Segretariato Italiano Giovani Medici, è stato ricevuto dal consigliere per la Sanità, Raffaele Calabrò. “Confermando la già nota sensibilità al tema – dice il vice presidente nazionale del Simg, Carlo Manzi – ci ha garantito il massimo sforzo mirato al raggiungimento dello stesso risultato avuto per il 2011-2012, con l’obiettivo di implementare ulteriormente il numero dei contratti attingendo dal Fondo sociale europeo Fse. Il senatore Calabrò ha detto che c’è il dovere morale di garantire ai neolaureati in medicina della Campania un percorso professionalizzante valido e nei tempi giusti, affinché questi possano competere ad armi pari con i propri colleghi, in Italia e negli stati d’Europa”. Per il biennio 2012-2013 i posti saranno 4.500, diminuiti del 10% rispetto ai 5.000 degli anni scorsi. La Campania è una delle regioni più colpite, in totale sarebbero 34 posti in meno, alla Federico II 19 posti in meno, al II Ateneo 15. “Va riprogrammato con parametri standard – dice Manzi – il reale fabbisogno di specialisti per singola branca al fine di ridurre gli attuali squilibri che oggi comportano esuberi in alcuni casi e gravi carenze in altri”.

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