Estrazioni petrolifere nel Parco, Di Giuseppe (Meetup Sala Consilina) scrive al Ministro Costa

“Il Parco del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni ha la necessità di dotarsi di norme che tutelino il territorio di sua competenza dalle possibili trivellazioni petrolifere attraverso una modifica del Decreto di Istituzione dell’Ente”. E’ quanto in sostanza chiede in una lettera indirizzata al Ministro per l’Ambiente, Sergio Costa e per conoscenza al Presidente del Parco, Tommaso Pellegrino, l’Attivista ed Organizzatore Meet Up Amici di Beppe Grillo di Sala Consilina, Giuseppe di Giuseppe.

Nel documento, Di Giuseppe, ripercorre le diverse istanze presentate dalle multinazionali del petrolio interessate ad avviare attività di estrazione del Vallo di Diano, già dal 1997. Nel marzo dello scorso anno, la Regione Campania, dopo l’ennesima richiesta da parte di una multinazionale, in questo caso la Shell, aveva, al fine di salvaguardare i territori dal pericolo delle trivellazioni, inserito una norma nella legge regionale n.10 del 31 marzo 2017, dichiarata però incostituzionale con senza n.117 del 2018 dalla Corte dei Conti. La Regione Campania e quindi il territorio del Parco potrebbero essere di nuovo “attaccabili” dalle mire delle multinazionali. C’è una speranza, però, il Piano di Tutela delle Acque 2018 che la Regione deve ancora approvare con il quale si potrebbero tutelare i corpi idrici sotterranei e i loro bacini nel territorio del l Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Di Giuseppe, chiede al Ministro Costa, molto attento alle tematiche ambientali, di  farsi promotore della modifica del decreto di istituzione del parco con riferimenti specifici contro le trivellazioni in particolare per quanto riguarda la degli articoli 2 e 3 allegato A) del D.P.R. 5 giugno 1995 “Istituzione dell’Ente parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano” e la modifica dell’articolo 11 della Legge 6 dicembre 1991 n. 394 “Legge quadro sulle aree protette”