Vibonati (SA): condannato a 15 anni per aver ucciso il vicino di casa.

Ammazzò il vicino: condannato a 15 anni e 4 mesi con il rito abbreviato. La sentenza è stata emessa ieri dal tribunale di Sala Consilina, per l’assassinio di Giuseppe Novellino, il 71enne ammazzato a Vibonati dall’allevatore 61enne Antonio Mariano. La richiesta del pm era stata di 16 anni. Il delitto risale al 27 agosto dell’anno scorso. Il cadavere dell’uomo fu ritrovato dai carabinieri del capitano Emanuele Tamorri, parzialmente sepolto, sul fondo di un vallone in località Galleri, una zona isolata a un paio di chilometri dal centro del paese. Alla base dell’omicidio contrasti per i confini di due terreni in una zona rurale. Il 61enne confessò di aver compiuto l’assassinio, dopo una notte di interrogatorio, dopo essersi ripetutamente contraddetto. Colpì il malcapitato con una pietra e poi a bastonate. In un secondo tempo legò una corda alla caviglia del cadavere e lo trascinò nel vallone. «Aveva presentano un esposto contro di me, per degli abusi edilizi – raccontò Mariano agli inquirenti – e pretendeva una servitù di passaggio in un mio terreno che gli avevo peraltro già accordato. E’ stato un momento di rabbia». Novellino era un pensionato Fiat, non era sposato e risiedeva a Torino ma spesso si recava a Vibonati. L’uomo il giorno dell’omicidio aveva un appuntamento con un operaio del posto per concordare dei lavori in un terreno a pochi metri dalla sua abitazione, ma a quell’appuntamento non arrivò mai. Fu un nipote a dare l’allarme. Si pensò inizialmente ad un malore, poi quando fu ritrovato il cadavere tutto fu molto più chiaro. L’assassino era un uomo assolutamente insospettabile con alle spalle un passato senza ombre. «Un uomo riservato e spesso litigioso, in particolare nelle assemblee di condominio»: così i vicini di casa, a Torino, descrissero Novellino, all’indomani del decesso. L’uomo aveva presentato anche esposti alle forze dell’ordine e alla magistratura torinese.

Fonte La Città

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