Ospedale di Polla, il Codacons: “Vite a rischio se l’Emergenza fa riferimento a Vallo della Lucania”

“Polla-Salerno: 53 minuti, Polla-Potenza: 55 min., Polla-Vallo della Lucania: 1ora e 20 minuti”. Quasi 30 minuti di differenza, che possono fare la differenza tra la vita e la morte in caso di Emergenza. Sono i dati dei tempi di percorrenza da e per Vallo della Lucania dall’Ospedale di Polla, estratti da “google maps” e relativi a condizioni di traffico “normali”, segnalati dal Codacons Vallo di Diano ed in particolare dal responsabile Roberto De Luca, che a nome dei cittadini del Vallo di Diano esprime grande preoccupazione per la bozza del riassetto della rete ospedaliera e territoriale della regione Campania, in particolare relativamente all’Emergenza.

codacons de luca

  Ancora una volta –spiega De Luca- l’ospedale di Polla sta sempre un gradino gerarchico sotto quello di Vallo della Lucania, e non ne capiamo la logica sociale”. Secondo il Codacons Vallo della Lucania “ha saputo influenzare la Storia recente con colpi di mano” che sono riusciti grazie alla compiacenza di quelli che vengono definiti “valvassini locali”. “Avere come riferimento dell’emergenza Vallo della Lucania –sottolinea De Luca- non è che un modo per mettere a rischio la vita di ciascun cittadino della nostra vallata in caso di emergenza”. La dimostrazione, secondo il responsabile della sede Codacons Vallo di Diano, è tutta nei numeri ed è evidente: a parte la configurazione orografica del territorio a Sud di Salerno e la conseguente difficoltà di raccordare le varie aree con reti di comunicazioni dirette, un paziente che deve essere trasferito per una emergenza dal Luigi Curto può raggiungere in 55 minuti Salerno o Potenza, mentre impiega quasi mezz’ora in più per raggiungere Vallo della Lucania. “Chi redige questi piani –continua De Luca- non sembra conoscere bene il territorio a Sud di Salerno. Ci auguriamo che si possa modificare qualche dettaglio in questa riorganizzazione dei servizi sanitari, perché noi non vogliamo assolutamente pensare che non si voglia più riconoscere ai cittadini del Vallo di Diano uno status costituzionale paritario rispetto al resto dei cittadini italiani. Non vogliamo nemmeno pensare –continua il responsabile della sede Codacons del Vallo di Diano- che si possano mettere a potenziale rischio le vite di 60.000 abitanti valdianesi ai quali è capitata la sventura di non godere più della protezione di un potente vassallo, in questo nuovo medioevo!”.

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