Consorzio di Bacino SA 3, eletto il nuovo CDA. Esposito Presidente, dentro i sindaci del PD
Il Consorzio di Bacino SA 3 ha il suo nuovo Consiglio di Amministrazione. È dunque una data storica quella del 14 novembre 2016, che dopo 6 anni e mezzo ha visto l’Assemblea consortile convocata nella sede di Camerino di San Rufo trovare un accordo ed eleggere un nuovo CDA, seppur definito “transitorio” ( GUARDA IL NOSTRO VIDEO SERVIZIO E TUTTE LE INTERVISTE REALIZZATE DOPO L’ASSEMBLEA)
Come anticipato ieri mattina da Italia 2 TV alla presidenza è stato confermato l’uscente Vittorio Esposito, mentre i componenti sono i sindaci PD dei comuni di Sassano Tommaso Pellegrino, San Pietro al Tanagro Domenico Quaranta, Caggiano Giovanni Caggiano, Sala Consilina Francesco Cavallone, Casalbuono Attilio Romano, Monte San Giacomo Raffaele Accetta, Teggiano Michele Di Candia e per Sant’Arsenio il consigliere comunale Alfonso Cesarano.
Il documento contenente la proposta elaborata dal PD valdianese nei giorni scorsi, e fortemente voluto dal coordinatore Mimmo Cartolano, è stato letto all’Assemblea dal Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta, e la proposta del PD è stata accettata e votata dagli unici tre comuni aventi diritto al voto (San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio e Caggiano) e dal Presidente uscente e Commissario Vittorio Esposito, che si è astenuto solo sulla sua riconferma a Presidente. Non sono mancati momenti di tensione e di aspra dialettica prima, durante e dopo l’assemblea, ma nel corso del pubblico consesso l’unica voce fuori dal coro e contraria all’accordo è stata quella del sindaco di Auletta Pietro Pessolano, che ha lamentato il mancato coinvolgimento dei sindaci non PD.
Il nuovo CDA del Consorzio di Bacino SA 3, i cui componenti non percepiranno alcun emolumento, è chiamato a un compito molto difficile, e non tutti al suo interno concordano su tempi necessari alla sua realizzazione. Tra gli obiettivi c’è la modifica del famigerato articolo 12, per consentire anche ai comuni debitori di avere diritto al voto, e la programmazione di un piano di risanamento e di programmazione del Consorzio per rilanciare il Centro Sportivo Meridionale e renderlo il fiore all’occhiello del comprensorio. Ma soprattutto sul tavolo resta il problema dei debiti dei comuni nei confronti del Consorzio, ridotto ormai al lumicino e senza nemmeno i soldi per pagare le bollette della luce.
