Il Vallo di Diano preso in giro senza pudore: dalla Sanità, all’Ambiente fino alla Giustizia

Prendere in giro un territorio: sembra essere questo lo “stimolo” che il Vallo di Diano dà a chi lo  governa. Sia esso la Regione o il Governo. Prendere in giro, sfacciatamente, senza pudori. E il bello o meglio il brutto è che il territorio si fa prendere in giro senza colpo ferire. Senza reagire realmente. Gli esempi sono tanti. Si perdono nella notte dei tempi. Per quanto riguarda la generazione dei 40enni tutto ha avuto inizio nel 1987 con la presa in giro nata da una parola “sospesa” associata alla Sicignano-Lagonegro. Che vuol dire tutto o niente. Vuol dire che non hanno tolto realmente un servizio, facendo vivere di speranza ma in realtà quel servizio è stato bello che eliminato. Un esempio lontano nel tempo che però mostra il “modus operandi” di chi vuole distruggere un territorio da poche decine di migliaia di voti e nessun politico di peso. Ma a quell’esempio di presa in giro del territorio ne sono susseguiti diversi. Tanti. Troppi. E ciò che sta accadendo anche in questi giorni. Dalla Sanità alla Giustizia passando per l’Ambiente. Per questioni di cronaca è tornato alla ribalta il reparto di Psichiatria di Sant’Arsenio (16 indagati). Ma occorre scrivere il “fu” reparto in quanto chiuso e trasferito a Vallo della Lucania a discapito della promessa di aprire in parallelo un servizio “One Day Night” di otto posti letto al “Luigi Curto” di Polla. Una nuova presa in giro. Ma non grande quanto quella proposta e portata fino alle porte del Vallo di Diano dal sottosegretario Gennaro Migliore sulla questione carcere. Prima ha detto di non volerne parlare, poi ha accusato il Comune di Sala Consilina reo di aver proposto ricorso al Tar e in seguito ha affermato di star valutando l’eventuale ricorso al Consiglio di Stato ma senza certezze, ricorso presentato 12 ore dopo. La questione del Tribunale di Sala Consilina ovviamente è una grande presa in giro, ma già snocciolata e raccontata. E poi l’Ambiente. L’ultimo caso riguarda le Fonderie Pisano che potrebbero essere delocalizzate a Polla. E’ un modo – concreto – per dire che del Vallo di Diano, dei suoi abitanti pochi e divisi, interessa poco. O nulla. Una nuova presa in giro, insomma. Ma occorre anche aggiungere una cosa. Se il territorio viene preso in giro da decenni, è sì colpa di chi prende in giro ma anche di chi da anni fa la figura dell’allocco.

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