Richiesta di accesso agli atti inevasa: il Tar condanna il Comune di Sala Consilina

Chiede di accedere ad alcuni atti del Comune di Sala Consilina ma la richiesta non viene esaudita e il Tar obbliga l’ente a mostrare i documenti richiesti e pagare la cifra di 1.500 euro. Un residente del paese capofila del Vallo di Diano ha presentato istanza di accesso a dei decreti di occupazione d’urgenza in riferimento ai suoli, interessati alla costruzione della scuola elementare, di sua proprietà. Nella richiesta ha scritto di “essere proprietario dei terreni di Sala Consilina interessati da ‘un’occupazione per la costruzione di una scuola elementare’, mai seguita da un regolare decreto di esproprio”, e di avere perciò presentato istanza di accesso agli atti il 18 luglio dello scorso anno, “al fine di conoscere lo svolgimento del relativo procedimento amministrativo”.

Ripercorrendo la vicenda, il 2 agosto il Comune ha chiesto un’integrazione documentale e che un 3 il settembre ciò è stato fatto.  “Ma il Comune non dà seguito all’istanza”, ha riferito il cittadino che ha presentato ricorso al Tar. Al procedimento si è costituito in giudizio anche il Comune, che ha evidenziato l’inammissibilità della domanda  poiché era stata proposta anteriormente al formarsi del silenzio diniego. Ma la sentenza ha bocciato la tesi dell’ente comunale.

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha quindi ordinato al Comune di Sala Consilina di consentire l’accesso, del medesimo ricorrente, ai documenti, indicati nell’istanza e condannato il Comune di Sala Consilina al rimborso del contributo unificato e al pagamento delle spese di lite, per una cifra di 1.500 euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *