Covid e Vaccini, gli Avvocati salernitani iscritti all’Ordine di Lagonegro dimenticati nella “terra di nessuno”

Una ennesima dimostrazione di quanto solo la politica sia tanto contorta da aver potuto concepire la chiusura del Tribunale di Sala Consilina e l’accorpamento a Lagonegro, arriva dalle Vaccinazioni anti-Covid: gli avvocati Salernitani iscritti all’Ordine di Lagonegro al momento non possono prenotare per la loro vaccinazione da nessuna parte: nè in Campania nè in Basicata. “Non pervenuti” o forse relegati nella “terra di nessuno”, come ci spiega il giornalista e storico Geppino D’Amico.

TESTO DI GEPPINO D’AMICO

La Campania di nuovo in zona rossa. Contagi in crescita e ospedali sotto pressione. Tempi difficili e nuovi sacrifici ci attendono. L’esperienza vissuta finora dovrebbe convincere tutti che è indispensabile rispettare le disposizioni impartite e farsi vaccinare. Solo così possiamo uscirne. Il fatto è che questa pandemia sta creando problemi di ogni tipo. Si pensi alla vicenda dei docenti della parte Nord della Regione Campania che insegnano nel Lazio: inseriti nelle categorie a rischio non vengono vaccinati né in Campania dove vivono, né nel Lazio dove lavorano. Del tutto analoga la vicenda degli avvocati del Foro di Lagonegro che vivono nel Vallo di Diano e nel Golfo di Policastro: né la Campania né la Basilicata hanno previsto la loro vaccinazione. Altre proteste sono in arrivo da parte delle associazioni di pazienti affetti da particolari patologie ritenute a rischio ma ancora ignorate.

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In questo periodo la senatrice di Felicia Gaudiano del Movimento 5 Stelle è iperattiva. Dieci giorni fa, a seguito della relazione semestrale della Direzione Nazionale Antimafia che ha confermato la presenza di gruppi malavitosi nel Vallo di Diano, ha rivolto una interrogazione al ministro della Giustizia per chiedere il ripristino del Tribunale di Sala Consilina, ritenuto presidio indispensabile per il mantenimento della legalità in una zona a rischio per la sua collocazione geografica. L’iniziativa è certamente meritoria ma la domanda nasce spontanea: considerato che a giudizio della Direzione Nazionale Antimafia le infiltrazioni malavitose nel Vallo di Diano ci sono da diversi anni, non sarebbe stato meglio intervenire con forza quando al vertice del Ministero c’era il suo collega pentastellato Alfonso Bonafede, detto anche Dj Fofò Buonanotte?

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Dopo l’interrogazione rivolta al ministro della Giustizia sul Tribunale di Sala Consilina per chiedere la riapertura del Tribunale di Sala Consilina la sen. Gaudiano ha deciso di occuparsi dell’Alta Velocità ed ha rivolto un appello a tutte le forze politiche “per intraprendere una battaglia comune per un tavolo di confronto…. In merito al progetto Alta Velocità Salerno/Reggio Calabria bisogna difendere la nostra provincia”. Poi aggiunge non senza ironia: “la mancanza di chiarezza sta creando non poche polemiche sui territori del Vallo di Diano e del Cilento, tra chi vedrebbe nella linea ad Alta Velocità la panacea di tutti i mali e quanti come un’opportunità di crescita e sviluppo”. Quindi se l’Alta Velocità passa per la zona costiera, già servita dai treni Frecciarossa, diventa occasione di sviluppo; se invece passa per il Vallo di Diano, peraltro assicurando collegamenti con la Basilicata, sarebbe un’operazione fraudolenta perché priverebbe la costa di una infrastruttura vitale.  Ma il Vallo di Diano è o non è in provincia di Salerno? Un dato è certo: i tecnici di RFI hanno deciso per la linea interna in quanto è più economica e può essere realizzata in minor tempo e con costi minori rispetto ai tempi ed ai costi per realizzare una nuova linea costiera perché non potrà essere utilizzata quella attuale. Non sappiamo come finirà. Si dovesse decidere per il Vallo di Diano è evidente che bisognerà lottare per avere una stazione nel nostro territorio. Ma bisogna farlo da subito, senza attendismi e dichiarazioni in politichese. Concludiamo con due foto e una domanda: la prima testimonia la situazione della ferrovia nel Vallo di Diano; la seconda foto ci mostra la senatrice sorridente in Frecciarossa: qual è il territorio mortificato e truffato?

Concludiamo con una notizia apparsa oggi sul quotidiano Avvenire che si occupa della vicenda che possiamo riassumere così: se l’Alta Velocità passa per la costa il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, mette a disposizione venti ettari di terreno per una nuova stazione; immediata la risposta del sindaco di Padula, Paolo Imparato, che rilancia e raddoppia: se i treni superveloci passeranno per il Vallo di Diano saranno 40 gli ettari a disposizione. Nessuno, per, chiede ai vertici di RFI le motivazioni per cui è stata scelta la via interna.

GEPPINO D’AMICO

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Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    ….invece di continuare a blaterare sul nulla cerchiamo di capire quanto può interessare ad un anziano a rischio se un avvocato deve e perchè vaccinarsi prima di lui in virtù di non si sa quale superiorità sociale, morale o intellettuale. Cialtroni loro e chi li spalleggia. La vaccinazione va fatta rispettando le fasce di età come già stabilito e secondo i rischi e le patologie di ognuno, vedi oggi over 80 e settanta che ancora aspettano e muoiono. Gli ordini, le massonerie, i club dei potenti aspettino il loro turno e quando verrà, se saranno ancora vivi si vaccineranno. Questo naturalmente è quanto stanno facendo disciplinatamente e pazientemente gli anziani.

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