Alta Velocità: la “Vittoria di Piro” e i Grilli Parlanti

Indubbiamente è stata una settimana caratterizzata dalla notizia che ha confermato la Stazione dell’Alta Velocità nel Vallo di Diano e dalle reazioni alla stessa notizia. Tanta “carne al fuoco” per il giornalista e storico Geppino D’amico.

TESTO DI GEPPINO D’AMICO

Spegnete la luce // Sentite una voce // È ancora distante // È un grillo parlante Viene, viene, eccolo qua // E adesso sentirete // Come canterà.

Quelle di Edoardo Bennato non sono solo canzonette. Lasciano il segno.

La sua satira politica colpisce duro anche nel Vallo di Diano. Basti pensare a quello che è successo in questa settimana. Il consigliere regionale Corrado Matera ha comunicato di avere avuto conferma che il progetto di RFI, così come predisposto, prevede il passaggio dell’Alta Velocità per il Vallo di Diano con realizzazione della stazione tra Padula e Buonabitacolo. Comunque, bisogna vigilare per evitare brutte sorprese. È successo il finimondo. Il primo ad intervenire è stato il consigliere regionale della Basilicata Francesco Piro. Lo ricordate? Quello che disse –parole testuali– “il Vallo di Diano se ne faccia una ragione perché noi di Lagonegro quando vogliamo una cosa ce la prendiamo per cui la stazione si farà a Lagonegro”. Ora sostiene che la stazione nel Vallo di Diano è una vittoria anche per il Lagonegrese. Evidente il riferimento a Maratea il cui sindaco sponsorizza la linea costiera.  Quindi, Lagonegro batte Maratea 1-0. A noi sembra, però, che la vittoria di Piro (con una sola R), somigli molto a quella del più noto re dell’Epiro, Pirro (con due R). Anche in casa nostra le reazioni non sono mancate. Ha iniziato il sindaco di Buonabitacolo, Giancarlo Guercio: la fermata nel Vallo di Diano non è merito dei politici bensì il frutto di una decisione tecnica di RFI. Quindi, si è affrettato a sostenere che, in nome dell’unità del territorio, proporrà ai sindaci del Vallo che la stazione debba avere anche il nome Certosa di Padula. Prima, però, dovrà esserci il nome di Buonabitacolo per cui dovrà chiamarsi Buonabitacolo-Certosa di Padula.

Immediata la risposta di Paolo Imparato. Dopo avere ringraziato Vincenzo De Luca per l’impegno profuso perché –a suo dire– il passaggio dell’Alta Velocità nel Vallo di Diano è merito del Governatore, ha precisato: “La stazione si chiamerà “Padula-Certosa”.  Siamo passati da “Prima Buonabitacolo” a “Prima Padula” con un’espressione che ci ricorda qualcuno. A dare man forte al sindaco Guercio ci ha pensato il consigliere regionale Tommaso Pellegrino il quale ha sostenuto che la notizia diffusa nei giorni scorsi è una non notizia nel senso che già si sapeva.

Glielo ha detto Teresa, la sottosegretaria Bellanova.

Non potevano mancare sui social richieste all’insegna dell’ironia: c’è stato chi ha proposto (sempre in modo ironico) il cambiamento del percorso in modo da realizzare la stazione a Piedimonte di Teggiano oppure a San Pietro al Tanagro. La realizzazione della linea dell’Alta Velocità è un argomento serio per il quale tutti, politici, amministratori e cittadini dovrebbero remare nella stessa direzione senza solitarie fughe in avanti.

È mai possibile che non si riesca a mettere da parte la visione manichea che da anni si è impadronita della politica del Vallo di Diano? Possibile che non abbiamo imparato la lezione del tribunale? Continuando a fare i cavalieri erranti ci faremo del male da soli.

Il pericolo è che, continuando a pensare in modo manicheo ci sfugga la complessità del reale.

E il reale ci dice che la linea per l’Alta Velocità è ancora allo stato progettuale per cui non sappiamo cosa potrà riservarci il futuro. E qui va evidenziata una frase che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato nel corso dell’applauditissimo intervento di giovedì alle Camere riunite in occasione del giuramento di fedeltà alla Repubblica: “L’Italia è una. I responsabili del futuro siamo noi”. Anche il Vallo di Diano deve essere uno e responsabile del proprio futuro. Non dimentichiamolo. La morale della favola è molto semplice: per poter funzionare il treno ha bisogno di binari da percorrere in parallelo; anche il brand Vallo di Diano avrebbe bisogno di camminare su binari in parallelo. Invece, i nostri rappresentanti troppo spesso deragliano. Vediamo cosa ne pensa Eduardo Bennato:

Tu grillo parlante // Che parli alla gente // Ma chi t’ha invitato // Ma chi t’ha pregato // Sei un profeta di varietà // E la tua predica // No, non ci servirà!

GEPPINO D’AMICO

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *