Morto a San Pietro al Tanagro. Ieri l’autopsia, oggi i funerali. C’è un indagato

Una persona risulta essere indagata per la morte di Salvatore Cardiello, deceduto dopo una caduta da una scala di piccole dimensioni, a San Pietro al Tanagro. La caduta si è registrata nei pressi di un locale pubblico. Per chi è stato iscritto sul registro è un atto di garanzia così da poter nominare un perito di parte l’esame autoptico effettuato ieri. Si è tenuta, infatti, nel pomeriggio di ieri l’autopsia sul corpo del muratore di 65 anni deceduto sabato pomeriggio nei pressi di un noto locale pubblico. La salma era sotto sequestro nella sala mortuaria dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla come disposto dalla procura di Lagonegro che sta indagando sul caso per comprendere se si è trattato di un incidente privato o di una morte sul lavoro. Risulta – da quanto trapela -, quindi, anche una persona indagata. Sull’identità e sul reato contestato c’è il più stretto riserbo da parte degli inquirenti. Si sa, di certo, che non si tratta di nessuno della ditta per la quale il 65enne muratore lavorava. Infatti nessun cantiere era aperto nei pressi del locale e Cardiello aveva finito di lavorare con l’azienda intorno a mezzogiorno. Cardiello è caduto da uno scaletto alto mezzo metro circa, all’esterno del locale, in un piazzale adiacente, ed è stato ritrovato con una grave ferita alla testa: morto sul colpo. I carabinieri della Compagnia di Sala Consilina guidati dal capitano Roberto Bertini hanno avviato tutti gli accertamenti. Sul posto anche l’ispettorato del lavoro, tuttavia occorrerà comprendere se il 65enne stava effettuando un lavoro oppure era lì solo per questioni private. L’autopsia chiarirà anche se prima della caduta abbia avuto un malore. Sembrerebbe questa l’ipotesi più plausibile.

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