Corruzione nella sanità calabrese: 90 persone indagate e indagini all’ospedale di Locri

Sono 90 le persone indagate a Locri e in altri comuni della provincia di Reggio Calabria per reati commessi tra il 2021 e il 2022. Si tratta di medici, avvocati, tecnici di laboratorio e altri pubblici ufficiali che operano presso l’ospedale di Locri. Durante le complesse indagini effettuate dai Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Locri, diretta dal Dott. Giuseppe Casciaro, è stata svelata l’esistenza di un articolato sistema illecito volto al rilascio di falsi certificati medici finalizzati, tra l’altro, a
giustificare la mancata partecipazione ad udienze da parte di imputati di gravi reati, ad accedere a benefici
assistenziali non dovuti o ad ottenere rimborsi assicurativi non spettanti. I controlli dei Finanzieri del Gruppo di Locri hanno evidenziato anche il rilascio, da parte di alcuni indagati, di certificazioni sanitarie attestanti diagnosi non corrispondenti alla realtà dietro la pattuizione di somme di denaro o di altre utilità. Per 11 degli indagati il G.I.P. del Tribunale di Locri ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali. Nello specifico, l’ Autorità Giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di un dirigente medico in servizio presso l’ospedale di Locri, la detenzione domiciliare per un primario, l’obbligo di firma nei confronti di 3 indagati – tra cui due avvocati – e l’interdizione dall’esercizio della professione nei confronti di 5 medici e 1 avvocato, per 12 mesi.

Danila Pia Casella 

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