Truffe informatiche e riciclaggio: arrestate otto persone a Solofra. L’indagine partita da Salerno

Un’indagine avviata nel 2021 dai carabinieri della compagnia di Solofra ha portato ad eseguire un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Salerno, nei confronti di otto persone (una destinataria della misura della custodia in carcere, quattro della misura degli arresti domiciliari, tre della misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza) ritenute gravemente indiziate di: associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi telematici, riciclaggio di denaro sottratto mediante truffa informatica effettuata a seguito della captazione fraudolenta delle credenziali di accesso ad home banking – ovvero una sorta di banca virtuale, alla quale è possibile accedere inserendo le credenziali di accesso al nostro conto corrente online- con trafugamento di ingenti somme di denaro e trasferimento delle stesse su propri conti correnti e carte prepagate. L’operazione ha avuto origine dal controllo di una coppia di fidanzati solofrani, trovati in possesso di cellulari e carte di credito intestate a terze persone.

Le successive indagini hanno permesso di ipotizzare l’esistenza di un gruppo criminale operante in campo nazionale e all’estero, composto da soggetti dediti al riciclaggio di denaro sottratto con il sistema del phishing: un tipo di truffa effettuata su internet attraverso la quale si cerca di ingannare la vittima, convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, per poi utilizzarli indebitamente a fini di profitto.

I fatti più gravi si riferiscono ai profitti di cui avrebbe beneficiato l’associazione a delinquere, in particolare ai danni di una coppia milanese, a cui, in brevissimo tempo, è stato prosciugato il conto, si tratterebbe di 125mila euro. Questa ingente somma di denaro sarebbe poi stata soggetta a riciclaggio.  Continuano le indagini, in quanto le accuse saranno ulteriormente vagliate nell’ulteriore corso del procedimento.

Carmen De Fina 

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