Il Direttore Generale di Fondazione FS, l’ing. Luigi Cantamessa denuncia il degrado dell’ex ferrovia Sicignano-Lagonegro: “Chi ha causato questo abbandono?”

“Girando sull’ex ferrovia Sicignano-Lagonegro, ho visto ovunque abbandono e squallore.”- a denunciarlo è proprio il Direttore Generale di Fondazione FS, l’ing. Luigi Francesco Cantamessa Armati.

Quello che descrive è un fenomeno comune in molte parti del mondo, dove linee ferroviarie dismesse e stazioni abbandonate testimoniano un passato di trasporto ferroviario vitale che è stato progressivamente abbandonato o rimpiazzato da altre forme di trasporto. La ragione di questo abbandono può derivare da una combinazione di fattori, tra cui cambiamenti nelle esigenze di trasporto, sviluppo di alternative di trasporto, politiche economiche, decisioni di investimento e cambiamenti sociali.

In primo luogo, le mode dei tempi e l’evoluzione dei mezzi di trasporto hanno sicuramente contribuito al declino delle ferrovie. Con l’avvento dell’automobile e dell’aereo, il treno è stato gradualmente sostituito come mezzo di trasporto principale. Questo ha portato a una riduzione della domanda di servizi ferroviari e ha reso meno attraente per le compagnie investire nella manutenzione e nell’ampliamento delle reti ferroviarie.

In secondo luogo, la politica e i tagli di bilancio hanno avuto un impatto significativo sulle ferrovie. In molti casi, le decisioni politiche hanno favorito altri settori dei trasporti, come la costruzione di autostrade o l’espansione degli aeroporti, a discapito delle ferrovie. I tagli di bilancio hanno ridotto i finanziamenti disponibili per la manutenzione e la modernizzazione delle infrastrutture ferroviarie, portando alla chiusura di molte linee.

“La stazione a Padula, – continua l’ingegner Cantamessa – dove a soli 2 km si trova la splendida Certosa di San Lorenzo, è cadente e tenuta in brutte condizioni, a Lagonegro due stazioni quella della Fs e quella delle ex Calabro-Lucane sono intatte e abbandonate e inoltre costituiscono un raro esempio di ingegneria ferroviaria nei dintorni di un borgo.”

Il Direttore Generale di Fondazione Fs l’ingegnere Luigi Francesco Cantamessa Armati chiede: “Chi ha causato questo abbandono? O le mode dei tempi, il treno come mezzo vetusto, o la politica o più tardi i tagli dei tecnici dell’austerità?

L’austerità economica ha ulteriormente aggravato la situazione. Le ferrovie hanno perso la capillarità di giungere in ogni comune. I tagli dei tecnici hanno spesso colpito i trasporti pubblici, comprese le ferrovie, con conseguente riduzione dei servizi e delle infrastrutture.

“È importante che le comunità locali e le prossime generazioni si ribellino a questa decadenza – conclude il direttore generale di Fondazione FS, l’ing. Luigi Francesco Cantamessa Armati – e si impegnino per la ricostruzione delle infrastrutture ferroviarie. Tuttavia, è altrettanto importante farlo in modo sostenibile, evitando brutture e colate di cemento che potrebbero danneggiare l’ambiente e il paesaggio. La ricostruzione delle ferrovie dovrebbe essere pianificata attentamente, tenendo conto delle esigenze delle comunità locali e dell’ambiente circostante.”

 

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Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    …..altro bubbone canceroso di uno stato sempre più degradato ed allo sbando. Da quando i piemontesi sbarcati a colonizzare il sud durante il cosiddetto risorgimento ad oggi con l’alta velocità si sono fatte scelte sempre peggiori e tendenti ad affossare un sud abbandonato, maltrattato e abitato oramai soltanto da ascari senza volontà e cervello. Basta farsi un giro nelle zone interne del sud e del vallo di diano e cilento per rendersene conto . Ma qualcuno si risente se si evidenziano questi problemi . In genere sono idioti senza cervello ma anche denotano ed evidenziano una mentalità schiava, prona ad obbedire e sottostare ad ogni sopraffazione, soltanto per raccattare qualche elemosina e briciole della tavola dei potenti. Che schifo !!!!

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