Traffico di droga e riciclaggio tra Milano e la Spagna. Indagini anche nella provincia di Salerno

Vicenza, VI, Italy - June 2, 2022: Policeman with uniform and text GUARDIA DI FINANZA that means Financial Police in italian language and the car with sirens at checkpoint

Maxi operazione a contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, esercizio abusivo del credito e frode fiscale ad opera della Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia. Al momento sono 46 le ordinanze di custodia cautelare (33 in carcere e 13 ai domiciliari) emesse dal Gip di Milano su richiesta della D.D.A. e 12 i fermi per indiziato di delitto emessi dalla Procura della Repubblica. I provvedimenti sono stati eseguiti nelle province di Milano, Bergamo, Brescia, Monza, Varese, Mantova, Torino, Alessandria, Asti, Prato, Roma, Teramo, Catania e hanno visto coinvolta anche la provincia di Salerno. Le operazioni, che hanno visto l’impiego di oltre 400 finanzieri, si sono estese anche all’estero, in Spagna. Inoltre, sono in corso 96 perquisizioni su tutto il territorio nazionale, in Spagna e in Svizzera, con l’ausilio di unità cinofile cash dog e antidroga, in abitazioni ed aziende risultati nella disponibilità dei soggetti coinvolti. Sono stati sequestrati 10 compendi aziendali, 52 immobili in Lombardia e altre Regioni del Nord Italia,
beni mobili e disponibilità finanziare per 9 milioni di euro, ritenuti di provenienza illecita ovvero sproporzionati
rispetto al reddito o all’attività economica degli interessati.

Le attività investigative hanno ricostruito traffici per 42 milioni di euro e un giro di contante di 26 milioni di euro in poco più di un anno e hanno condotto all’individuazione dei canali di approvvigionamento e della rete di
spaccio di hashish e marijuana per circa 30 tonnellate. In particolare, l’indagine si è focalizzata sulla ricostruzione delle modalità di pagamento utilizzate dai sodali dell’organizzazione criminale, composta da un gruppo di italiani e spagnoli, coadiuvati da soggetti di etnia albanese e cinese, i quali, per saldare gli acquisti delle partite di droga, si avvalevano di “servizi bancari” abusivi gestiti da soggetti di etnia cinese, che fungevano da veri e propri “centri di raccolta” del denaro da trasferire in Spagna. I soggetti cinesi (nella quasi totalità titolari di esercizi commerciali) ricevevano contante da trasferire in Spagna, in modo anonimo, veloce e non tracciabile, dietro pagamento di una commissione variabile dall’1,5% al 2%. Il metodo di pagamento dello stupefacente individuato si basava sulla compensazione senza trasferimento fisico di valuta, secondo partite di credito/debito. È stato appurato inoltre che il denaro consegnato dai trafficanti di droga negli esercizi commerciali cinesi (nell’ordine delle decine di milioni di euro) veniva subito dopo “venduto” a una diversa associazione criminale composta da imprenditori italiani operanti nel settore dell’acciaio e della plastica, dediti a sistematiche frodi Iva con l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (con bonifici all’estero verso Cina, Svizzera e Hong Kong).

La responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata con la sentenza irrevocabile di condanna. Le
misure restrittive sono state emesse in fase di indagini preliminari e, allo stato delle attuali acquisizioni
probatorie, in attesa di giudizio definitivo, è doveroso sottolineare che vale la presunzione di non colpevolezza
degli indagati.

Danila Pia Casella 

 

 

 

 

 

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