Forestazione: PD contrario a modifiche della legge finanziaria

Il gruppo regionale del PD, attraverso i componenti della commissione agricoltura, Pica, D’Amelio e Caputo, denuncia il tentativo della maggioranza di trasformare il rapporto di lavoro degli operai idraulico-forestali, da tempo indeterminato a tempo determinato, riducendo il numero di giornate lavorative fino ad un massimo di 188 annue. Oltre ad evidenziare l’illegittimità di tale norma che lede i diritti acquisiti degli operai forestali assunti a tempo indeterminato, in alcuni casi da più di un decennio, i consiglieri del PD contestano l’operato della maggioranza che tenta di utilizzare la legge finanziaria regionale, in palese contrasto allo Statuto, per modificare leggi sui più svariati argomenti, bypassando e mortificando il ruolo del Consiglio Regionale. La programmazione degli interventi a difesa delle risorse naturali e la stessa legge regionale n. 11/96, necessita di un riesame complessivo, ma si chiede che la trattazione venga fatta nei tempi giusti e, in particolare, nelle sedi istituzionali chiamate ad esprimersi per competenza- si legge dal comunicato stampa a firma dei tre deputati regionali.  La legge infatti, regola tutto il comparto forestazione in materia di economia, bonifica montana e difesa del suolo ed è attuata con la finalità di massima occupazione della mano d’ opera rapportata alle singole realtà territoriali al fine di contribuire al mantenimento delle popolazioni montane a presidio del territorio. Nei giorni scorsi, con lo sblocco dei 60 milioni di euro a favore degli enti montani grazie ad un accordo con il Cipe, verrà comunque rivista la posizione dei lavoratori idraulico forestali, che andranno inquadrati sulla base del Contratto collettivo nazionale di categoria, che ha un’articolazione economica di livello regionale. Non ci sarà la temuta revoca delle stabilizzazioni già assentite e la diminuzione delle ore lavorate, richieste da alcuni emendamenti. Per Daniela Nugnes: “La revoca della stabilizzazione e la diminuzione delle giornate lavorative erano emendamenti studiati e pensati per evitare il rischio di qualsivoglia licenziamento. Abbiamo accolto la condizione posta dai sindacati ed avvieremo subito la trattativa per la riforma del comparto- afferma il consigliere delegato al comparto- Ma serve l’assunzione di responsabilità da parte di tutti per individuare soluzioni che diano prospettive certe al settore della forestazione”.

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