Salerno: crisi nera per le imprese, chiudono 5000 attività.

Si confermano negativi i dati sulle imprese salernitane nel secondo trimestre del 2013.  Lo rivela lo studio fornito dal Centro Studi Unioncamere in collaborazione con la Camera di Commercio. A giugno, a fronte di 4579 imprese aperte, 5005 hanno chiuso i battenti, con un bilancio di 426 imprese in meno in provincia di Salerno. Dato che rivela comunque un trand positivo se paragonato a marzo, quando le imprese chiuse erano 925. Resta un quadro generale negativo: a giugno 2013 chiudono 112 imprese in più rispetto al giugno dell’anno scorso. Unica nota positiva è per le società di capitale con 565 imprese neonate. Mentre rimane preoccupante la situazione delle ditte individuali, nella cui forma si organizzano gran parte delle attività artigianali che, nonostante un piccolo recupero rispetto al I trimestre, registrano comunque 1.130 cessazioni in più delle iscrizioni. Il commercio (settore in cui opera quasi un terzo delle imprese salernitane), segna un valore positivo (+0,2%), migliore del giugno 2012, quando si registrava un -0,8%. Diminuiscono anche le imprese agricole (-4%) e le attività manifatturiere (-1,2%). Le imprese edili, l’11,5% del totale delle imprese salernitane, ripetono la performance dello scorso trimestre, ma perdono un punto percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso passando da -0,1% a -1,1% di fine giugno. Dove andranno ad operare le nuove imprese? Nei primi sei mesi dell’anno il commercio e il turismo sono i settori che presentano una maggiore dinamica imprenditoriale, a conferma della vocazione economica prevalente del territorio. Seguono poi il settore agricolo, quello dei servizi alle imprese e le costruzioni.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *