Rifiuti : la Provincia aumenta il costo del conferimento allo Stir di Battipaglia. Calabrese: “Così si penalizzano i cittadini”

 

La Provincia di Salerno ha comunicato in data odierna, con una nota del settore Ambiente, ai 158 sindaci del territorio che la tariffa per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati conferiti nello Stir di Battipaglia è aumentata di altri 23 euro, passando da 147 a 170 euro a tonnellata. L’aumento – l’ennesimo in tre anni (la tariffa iniziale era di 125 euro) – disposto dalla società provinciale Ecoambiente lo scorso 18 giugno, servirebbe a coprire il costo di conferimento presso il “termovalorizzatore” di Acerra. Ma la cosa che più sorprende è che questo aumento sarebbe retroattivo al 2013,  tant’è che la società provinciale ha già disposto l’invio di fatture suppletive ai Comuni per coprire i costi sostenuti da Ecoambiente, nei quali viene compreso anche quello per la gestione dei siti di stoccaggio e delle discariche post mortem. Un aumento a dir poco inspiegabile, anche alla luce della recente delibera della Giunta regionale (la 125 del 29 aprile 2014) con la quale è stato stipulato un accordo con la Regione Calabria per consentire che i rifiuti prodotti da quest’ultima vengano conferiti e trattati negli Stir di Battipaglia, Casalduni ed Avellino che al momento – si legge nella delibera – sono sotto alimentati, con ripercussione sull’occupazione oltre che sui costi di gestione con l’innalzamento della tariffa di conferimento. Ma la Provincia di Salerno, nel caso la società Ecoambiente, ancora una volta agisce scaricando nuovi costi sulle spalle degli enti locali e, di riflesso, sui cittadini smentendo anche la mission principale della società che, nell’home page del suo sito istituzionale, parla di qualità del servizio e riduzione dei costi per i contribuenti.

leggi delibera G.R. 125 del 290414

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