Coldiretti: falsi alimentari. Dal San Marzano prodotto in USA al kit per la mozzarella

Dalla “Pomarola” del Brasile all’ olio “Pompeian” del Maryland fino alla “Zottarella” venduta in Germania ma anche pelati San Marzano fatti in California, scamorza Salerno prodotta in Canada, salame Napoli del Nordamerica e addirittura il kit per fare in casa la mozzarella prodotto in Inghilterra sono stati esposti pubblicamente dalla Coldiretti per denunciare l’attacco ai prodotti simbolo della dieta mediterranea. Una “mostra degli orrori” dedicata alle più improbabili e pericolose imitazioni spacciati nei diversi continenti dai falsari della tavola nel mondo, allestita ad Acciaroli dove visse per circa 40 anni Ancel Keys, padre della Dieta Mediterranea.  A quasi quattro anni dall’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO si sono moltiplicati i casi di pirateria alimentare con la diffusione di prodotti. Si tratta di un danno insostenibile per l’economia, l’occupazione e l’immagine tanto da diventare oggetto di approfondimento della prima Summer School sul Made in Italy, promossa da Coldiretti Giovani Impresa in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare, nata dalla consapevolezza che il Made in Italy rappresenta uno degli asset strategici su cui si basa un nuovo modello di sviluppo.  Il programma di lezioni di esperti del sistema agroalimentare, professori universitari, imprenditori, magistrati e manager  seguito da trenta giovani laureati eccellenti provenienti da tutte le Università italiane si è concluso con la presentazione dei casi più eclatanti di cibi italiani “contraffatti” scovati nei diversi continenti: dal formaggio Capri prodotto in USA alla provoleta dell’Argentina, dalla scamorza Salerno prodotto in Canada alla Salsa all’italiana di Napoli prodotta in Svizzera. Davvero surreale è pero’ il kit inglese per la produzione casalinga di Mozzarella Cheese che costa 25 sterline, pari a 30 euro circa. Dalla prima Summer School sul Made in Italy promossa dalla Coldiretti è emerso che la contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari Made in Italy vale nel mondo circa 60 miliardi di euro e costa all’Italia quasi trecentomila posti di lavoro che si potrebbero creare nel Paese con una seria azione di contrasto a livello nazionale e internazionale particolarmente importante in un momento di crisi.

 

 

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