Ebola: guarito il paziente italiano. Medico di Sant’Arsenio protagonista: “Grande soddisfazione”

“Che soddisfazione aver contribuito alla guarigione del paziente”. Giuseppe Ippolito, infettivologo e direttore scientifico dell’ospedale di Spallanzani di Roma, esprime la sua gioia per aver curato, insieme a uno staff di 50 persone, Fabrizio Pulvirenti, il dottore siciliano contagiato dal virus Ebola. Pulvirenti lascerà oggi il nosocomio romano, Ippolito continuerà a eccellere nel suo lavoro. Un orgoglio anche per il Vallo di Diano. Ippolito, infatti, è di Sant’Arsenio ed è fortemente legato alle nostre terre. “Il Vallo di Diano – ci dice – è una terra di illuminati in tanti campi e settori”. “Siamo estremamente soddisfatti – aggiunge -. In 50 abbiamo lavorato per un solo paziente, in una situazione molto delicata. Cinquanta persone hanno messo a repentaglio la propria vita per un solo paziente e ce l’abbiamo fatta, grazie a strutture eccellenti e persone eccellenti”. Ippolito non è un eroe, ma semplicemente fa il suo mestiere. E infatti la paura che qualcosa non andasse per il verso giusto non è mancata. “E’ normale avere paura – sottolinea -. C’è sempre il timore che qualcosa non vada per il verso giusto. E ancora comunque controlleremo tutti coloro che hanno partecipato al lavoro per altri 21 giorni. Le precauzioni, naturalmente non sono mai troppe. E per casi del genere il livello di attenzione aumenta”. Figlio di Sant’Arsenio e del Vallo di Diano, Ippolito rivendica con forza le proprie origini. “Ho trascorso Natale a Sant’Arsenio, è la mia terra e la amo. Sono orgoglioso del Vallo di Diano terra di persone che hanno fatto e fanno la storia di materie come il Diritto e la Medicina. Basti pensare al pollese Antonio Federico”.

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