Vicenda Ergon: il sindacato Azzurro di nuovo all’attacco: “L’azienda è sul lastrico, amministratore ed ex commissario sono i colpevoli”

E’ un duello senza fine quello in atto tra il sindacato Azzurro e il legale rappresentante dell’Ergon, Pasquale Capozzoli e in seconda battuta del commissario (destituito da Canfora), Giovanni Siano. Dopo le scintille di ieri, con la denuncia del sindacato per “appropriazione indebita” da parte di Capozzoli, la risposta di quest’ultimo e il giallo sulla non iscrizione di uno dei dipendenti inseriti nella lista dei denunciati nel sindacato, arriva un nuovo durissimo comunicato di Azzurro. Il segretario generale, Vincenzo Guidotti, indirizza il comunicato anche a carabinieri e presidente della Provincia. “L’intero patrimonio – si legge – di uno dei consorzi di bacino della Campania che tanti finanziamenti mezzi e strutture aveva ricevuto dal commissariato all’emergenza rifiuti è finito nelle mani di un imprenditore privato che in associazione con il destituito commissario liquidatore del consorzio SA3 hanno fatto si che, la Ergon Spa, società partecipata dello stesso che ne detiene il  51%  della proprietà divenisse proprietaria di un ente pubblico. Come se il pesce piccolo mangiasse il pesce grosso”. Il sindacato accusa Siano di essere lasciato condizionare da Capozzoli. “Ha fatto in modo che  quest’ultimo da socio di minoranza divenisse padrone e addirittura indiscusso despota conducendola sul lastrico e con essa anche le famiglie degli operai. Inoltre – aggiunge -, non si conoscono le ragioni di come la Ergon alla pari di tutte le società partecipate dei consorzi continui a svolgere le attività di gestione dei rifiuti non essendo intervenute proroghe atte ad autorizzare il commissario Siano alla gestione ordinaria del consorzio e dei suoi beni.

Guidotti poi attacca direttamente Capozzoli. “Si permette dopo la nostra denuncia ai carabinieri per la truffa all’Inps  dovuta all’illegittima collocazione in cassa integrazione dei 35  lavoratori storici del consorzio di far passare il messaggio che qualora i lavoratori non si cancellino dalla nostra organizzazione sindacale dovrà procedere al licenziamento  motivando la cosa che la denuncia fatta dal sindacato azzurro in nome e per conto dei lavoratori avrebbe incrinato il rapporto fiduciario tra l’azienda e gli stessi”.

E in base a questa serie di osservazioni il sindacato chiede che “dopo la destituzione del commissario Siano da parte del presidente della Provincia di Salerno sia indifferibile la nomina urgente di un nuovo soggetto liquidatore del Consorzio e che lo stesso proceda a reinserire i 35 lavoratori  nellìorganico del Consorzio in virtù della sentenza del tribunale che ha annullato il trasferimento del ramo d’azienda dal consorzio alla Ergon”, e smentisce “Quanto dichiarato da Capozzoli riguardo al fatto che egli non paga le quote sindacali perché ritiene prioritari i pagamenti degli stipendi perché gli operai nemmeno quelli percepiscono fatta eccezione per il suo team ristretto”. E infine conclude: “Qualora pervengano disdette sindacali per effetto delle velate minacce di licenziamento fatte ai lavoratori procederemo  ad ulteriore querela di parte nei confronti dell’amministratore della Ergon. Perciò invitiamo il presidente della Provincia di Salerno a procedere all’immediata nomina del neo soggetto liquidatore del Consorzio per gli adempimenti previsti per legge in ottemperanza alle sentenze della Magistratura che ha annullato il trasferimento del ramo d’azienda alla Ergon”.

Naturalmente ora c’è attesa per la risposta di Capozzoli e Siano in merito alle pesanti accuse rivolte dal sindacato.

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