L’ex sindaco di Salvitelle denuncia: “Rischiamo di perdere i finanziamenti della Regione per le opere pubbliche”
L’ex sindaco di Salvitelle, Domenico Nunziata, interviene in merito ad alcune, presunte, difficoltà nella realizzazione di due opere pubbliche. Nunziata scrive agli attuali amministratori e ai cittadini in qualità di ex primo sindaco e di salvitellese. “Premesso che il Comune di Salvitelle nella passata legislatura, per la realizzazione di due opere pubbliche, ha ottenuto dalla Regione Campania i seguenti finanziamenti (circa 367 mila euro per lavori di completamento della Strada Provinciale intercomunale e circa 391 mila euro per lavori di allargamento della Piazza Belvedere e la sistemazione della zone adiacenti e che il termine perentorio improrogabile di conclusione e rendicontazione degli interventi di cui ai precedenti punti è rispettivamente il 31 dicembre prossimo. Inoltre – aggiunge Nunziata – sono state completate le procedure di gara per l’affidamento della esecuzione dei predetti lavori e sono state altresì esperite nel settembre le fasi di apertura delle buste delle offerte presentate dalle imprese partecipanti”. Di fronte a questa situazione l’ex sindaco fa una considerazione. “A distanza di oltre 6 mesi dall’apertura delle buste ancora non sono stati adottati dal Responsabile dell’Ufficio Competente gli atti per l’aggiudicazione definitiva dei lavori. Questi ingiustificati ritardi possono pregiudicare la realizzazione degli stessi e indurre conseguentemente la Regione Campania alla revoca dei finanziamenti nei confronti del Comune di Salvitelle”. Da queste considerazioni Nunziata chiede “di sapere le motivazioni dei forti ritardi e chiedo di sapere dal sindaco di voler porre in essere ogni opportuno provvedimento al fine di evitare il rischio di de-finanziamento degli interventi descritti, od eventuali azioni risarcitorie da parte delle imprese aggiudicatarie in caso di rallentamento delle procedure di gara. Il rischio di perdere per strada i fondi stanziati soprattutto dalla Comunità Europea è reale”, chiude.
