Sant’Arsenio, nuova palestra del “Sacco” intitolata agli studenti vittime della strada

E’ stata una mattina solcata da tanti sentimenti quella di oggi all’istituto d’istruzione “A.Sacco” di Sant’Arsenio. La gioia, per l’inaugurazione della palestra dell’istituto, attesa da tempo e che offre agli studenti la possibilità di praticare sport in una struttura all’avanguardia ed il ricordo accompagnato da tante emozioni. La nuova palestra, infatti, è stata intitolata agli studenti dell’istituto vittime della strada: Giovanni Cafaro, Giovanni Femminella, Daniele Paciello, Luigi Paciello, Pietro Perretta, Daniel Varuzza, Carmine Verrone.

La cerimonia di inaugurazione è stata preceduta da un momento di riflessione, svoltosi, nell’auditorium dell’istituto “Sacco”, nel corso del quale si sono susseguiti gli interventi delle autorità civili, militari e religiose e degli studenti che hanno voluto ricordare i loro amici.  Ma l’intervento più emozionante e di grande significato è stato quello di una mamma dei ragazzi deceduti sulla strada. Con emozione la donna si è rivolta a tutti i ragazzi presenti invitandoli a prestare la massima attenzione nella guida e ricordando loro il dolore indescrivibile che vivono le famiglie  per la perdita dei loro cari. Un messaggio breve, semplice ma chiaro, come pochi,  che davvero si spera tutti i ragazzi recepiscano e portino con se, sempre, in particolare quando decidono di mettersi alla guida.

“Senso di responsabilità”. E’ questo l’appello degli intervenuti rivolto a tutti, giovani e meno giovani. Sentirsi responsabili del fatto che le proprie azioni possono avere ripercussioni non solo sulla propria vita ma anche su quella degli altri.

La nuova palestra dell’istituto è dotata di numerosi attrezzi sportivi che permetteranno agli studenti di svolgere le più disparate attività, anche nel ricordo dei loro amici, molti dei quali amavano praticare sport.

Intanto, Donato Cafaro, dell’associazione “La Stanza di Giò”, padre di uno dei giovani studenti del “Sacco” che ha perso la vita in un incidente stradale, si è detto” estremamente grato all’istituto per la decisione di intitolare la struttura sportiva ai giovani vittime della strada e desolato per la sua assenza dovuta a problemi personali”.

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