Ciao Francesco Ferrari, Sala Consilina saluta il suo “Direttore”. Il ricordo di Tiziana Rinaldi

Ad un mese esatto dalla morte della sua compagna di vita, è venuto a mancare mercoledì all’affetto dei suoi cari e della comunità valdianese Francesco Ferrari, che a Sala Consilina era da tutti semplicemente conosciuto come “il Direttore”.

Francesco Ferrari

Ferrari, che era nato nel 1923, ha infatti rivestito il ruolo di Direttore Didattico presso le Scuole Elementari di Sala Consilina per quasi 22 anni, dal 1970 al 1991. Erano davvero altri tempi, nei quali il Circolo delle Scuole Elementari di Sala Consilina, sotto la guida di Ferrari, per alcuni anni fu il più importante della provincia di Salerno, arrivando ad avere in organico 114 maestri elementari, dei quali più di 30 arrivavano da Salerno. Anni nei quali i bidelli erano più di 20 e 8 gli applicati di segreteria, e le Elementari Salesi si occupavano dell’istruzione di circa 1000 bambini. Erano anche i tempi nei quali il Direttore Didattico delle Elementari aveva ruolo e competenze precise, e la parola “Dirigente Scolastico” era ancora da inventare. Ferrari ha guidato con sapienza e grande competenza il processo basilare di apprendimento di tantissime generazioni di cittadini di Sala Consilina.

Francesco Ferrari 3

Ed è stato anche un innovatore: ha infatti introdotto alcune importanti novità per le quali le Scuole Elementari di Sala Consilina hanno fatto da battistrada ed apripista a livello nazionale. Tra queste l’insegnamento della matematica multi-base e l’uso dei computer nelle scuole, o anche i moduli che furono istituiti a Sala Consilina sperimentalmente due anni prima che fossero istituiti per legge. Molti Circoli Scolastici del Vallo di Diano ebbero difficoltà al momento dell’introduzione dei moduli, non Sala Consilina che li utilizzava già da anni. Ferrari si impegnò anche per i bambini svantaggiati: dopo aver individuato una apposita legge che lo consentiva, chiese e ottenne dal Comune di Sala Consilina l’assistenza “esterna” e l’accompagnamento a scuola dei disabili.

Francesco Ferrari 2

Esempio di onestà intellettuale e morale integerrima, Ferrari amava il suo lavoro, i suoi insegnanti e i suoi piccoli studenti. Per questo e per tantissimi altri motivi Francesco Ferrari per tutti i salesi sarà sempre “Il Direttore”, ed una intera comunità si stringe in queste ore attorno ai figli Giuseppe, Gaetano, Mimma e Caterina, colpiti nell’arco di un mese da un duplice, gravissimo lutto. I funerali di Francesco Ferrari avranno luogo Giovedì 10 Dicembre alle ore 15.30 presso la Chiesa della SS. Annunziata.

Ci piace proporvi un ricordo molto sentito di Francesco Ferrari postato sulla sua pagina del Social Network Facebook da Tiziana Rinaldi Castro Acamantis, originaria di Sala Consilina e attualmente residente negli Stati Uniti, dove svolge la sua attività di scrittrice e docente  di “Omero e la Guerra Troiana” all’Università Montclair State University, presso il dipartimento di Studi Classici.

Tiziana Rinaldi

“Oggi è morto Francesco Ferrari, il più grande direttore delle scuole elementari di Sala Consilina. Oggi è morto Il mio direttore. Era anche il padre della mia più grande amica di gioventù, Mimma Ferrari, una delle persone che amo di più al mondo. Francesco Ferrari era un uomo straordinario. Autorevole ma non autoritario ispirava un rispetto che poche volte nella vita ho dato a superiori, con la stessa arrendevolezza e gratitudine. Era generoso, intelligente, all’avanguardia, e in tempi in cui in Italia non si capiva nulla di disturbi dell’apprendimento scolastico, lui aveva già individuato la dislessia, la disgrafia e quant’altro. Ho amato la sua famiglia, nutrita da quegli stessi precetti che si seguivano a casa nostra: nobiltà d’animo, onestà, collaborazione, giustizia. Ma a casa Ferrari c’era anche Dio, una forte, autentica, sentita religiosità che da noi mancava del tutto, e questo è stato per me segretamente il richiamo più forte. Sono cresciuta con i suoi figli e ho imparato tanto da tutti loro: Mimma, con cui ho condiviso la tenerezza di un’amicizia perfetta, come lo sono le amicizie che non conoscono la grettezza della gelosia ma la generosità invece di farsi carico delle aspirazioni dell’amico fino a diventarne sostegno, sprone e pietra angolare; Gaetano, che mi ha insegnato la disciplina del vivere in comunità quando era la mia guida scout; Carmela, non più fra noi, che ha cercato con dolcezza di temprare la mia irruenza; la piccola Caterina, Giuseppe. Uno dei miei ricordi più vivi del direttore Francesco è al Bar Marco Polo, seduto all’aperto, una bella mattina di settembre di tanti anni fa. Era la prima volta che J.T., mio marito, veniva a Sala Consilina a conoscere la mia famiglia, e glielo presentai. Il direttore ci invitò subito a prendere un caffè e senza perder tempo ci fece una lezione di pedagogia indimenticabile. Caro Direttore Francesco, oggi vado al lavoro, a insegnare come faccio da 16 anni, con una forte commozione nel cuore. Se sono qui è anche per lei, che mi ha rassicurato che entrare in punta di piedi nel mondo di chi ci dà fiducia è possibile. Anche così, si può lasciare un’orma indelebile, che ci mostra la via per tutta la vita. Grazie. Sit tibi terra levis”.

Tiziana Rinaldi Castro Acamantis

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