I sei “dimissionari” di Buonabitacolo: “Il progetto Rinaldi è naufragato. La scuola si farà ma non grazie a lui”

Dopo l’incontro di ieri dell’ex sindaco di Buonabitacolo Elia Rinaldi con la cittadinanza e le sue spiegazioni in merito a quanto avvenuto con la caduta dell’Amministrazione, arriva nel giro di poche ore la risposta dei sei consiglieri che hanno rassegnato le dimissioni. Barbara Lapenta, Fiorenzo Casalnuovo, Lucrezia Marzaro, Anna Maria Volpe, Nicola Fico e Michele Boffa in un nuovo documento tornano a spiegare le proprie ragioni. “Eravamo arrivati ad un punto di non ritorno e proseguire sarebbe stata pura ipocrisia. Come ricorderete, la nostra giovane squadra è nata a seguito di un processo di accordo tra le varie forze politiche con lo scopo di facilitare un percorso di unità e pacificazione di Buonabitacolo in un momento in cui la crisi economica era particolarmente sentita e ulteriori divisioni avrebbero rischiato di peggiorare la già fragile situazione. Purtroppo – accusano – il progetto per cui avevamo prestato il nostro impegno incondizionato e in cui avevamo e avevate creduto è miseramente naufragato”.

I sei spiegano cosa è accaduto che ha interrotto il tutto. “Abbiamo preso coscienza che la squadra non esisteva più e che si sarebbe continuato ad andare avanti allo sbaraglio senza un minimo di progettualità e possibilità di progresso per il nostro paese”. Tanti indizi – secondo i sei – avevano evidenziato un’Amministrazione scricchiolante. “A ottobre dello scorso anno tre consigliere, lamentando il loro mancato coinvolgimento nelle scelte amministrative, decisero di costituire un gruppo consiliare autonomo e che, nonostante l’abbiano voluto far passare come desiderio di voler lavorare per la crescita del paese, è stato soltanto un “mezzuccio” per fare pressioni e accaparrarsi un assessorato. Alla mancanza di fiducia da parte del Sindaco nei confronti di noi consiglieri, alla conseguente assenza di comunicazione su scelte essenziali per il paese sono seguite revoche ed epurazioni del tutto immotivate, accompagnate da atteggiamenti autoritari ed offensivi della dignità umana e politica. Il risultato è evidente: in totale assenza di minoranza- in un consiglio di dieci persone – sei si sono dimessi, tre si erano dissociati da tempo ed uno non si sa”.

Poi i temi “antenna” e “scuola”: “Stando alle dichiarazioni dell’ex sindaco ogni timore di installazione doveva ritenersi superato; ma è, oggi, lui stesso a risollevare la questione come se per la sua assenza venisse annullato in un colpo solo tutta la lotta svolta dal comitato in questi ultimi mesi. Delle due l’una: o il problema era del tutto scongiurato o non era vero che il pericolo era cessato. Ciò che ci sentiamo di affermare, invece, senza timore di essere smentiti, è che il merito di aver finora impedito l’installazione dell’antenna va riconosciuto integralmente ed esclusivamente ai cittadini. Per quanto riguarda la scuola ci sentiamo di potervi tranquillizzare. Buonabitacolo avrà la scuola. Il completamento dell’istituto scolastico andrà regolarmente avanti, essendo stati già da tempo compiuti tutti gli atti di natura politica ed amministrativa, sicuramente non per merito del sindaco Rinaldi, ed essendo già stati appaltati i lavori. Sulle altre questioni (piscina, Pezza Lenza, zona industriale) fatti concreti non ce ne sono dal momento che l’amministrazione parla attraverso atti e non proclami o intenzioni”.

 

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