Domani a Sala Consilina il “Concerto di primavera” organizzato dal Rotary per raccogliere fondi per il “Progetto polio plus”

Il Club Rotary Sala Consilina del presidente Antonio Gnazzo ha organizzato per domani il “Concerto di Primavera” in programma dalle 20 nell’aula magna della scuola elementare di Sala Consilina, in Via Matteotti. La manifestazione rientra nella sede di iniziative organizzate dal Rotary lnternational per raccogliere fondi da destinare alla Rotary Foundation, da anni impegnata nel “Progetto Polio Plus” che s i prefigge lo scopo di debellare la poliomielite nel mondo “ovunque e per sempre”.

Si esibirà il quartetto formato dai Maestri Antonio Cimino, flauto; Francesco Langone, chitarra; Fabio Schiavo, piano; Cosimo Lingardo, contrabbasso. Avviato alla fine degli anni ’70 del secolo scorso da un Club della Lombardia, nel 1985 il progetto è stato fatto proprio dal Rotary lnternational e fin dall’inizio ha avuto come partners I’UNICEF, I’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e, da qualche anno, il sostegno della Fondazione “Bill e Melinda Gates”. Numerosi anche i testimonial a livello mondiale, tra i quali vanno ricordati esponenti del mondo del cinema (Mia Farrow e Roger Moore), dello sport (la tennista Martina lngis), della politica (il Segretario Generale dell’GNU, Kofi Annan, ed il Presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton) e della Religione (Madre Teresa di Calcutta che per anni ha vissuto in India, uno dei Paesi più endemici, oggi “Polio Free”).
In 30 anni sono stati vaccinati 5 miliardi di bambini soprattutto nel Continente Africano grazie anche all’impegno di 120.000 volontari. Attualmente quasi tutti i Paesi dell’Africa sono “Polio Free” (l’ultimo in ordine del tempo, la Nigeria, è stata dichiarata “Polio Free” nel settembre scorso). Sono cifre che hanno dell’incredibile ma che ancora non rappresentano un punto di arrivo in quanto l’obiettivo finale è l’eradicazione totale della poliomielite. L’obiettivo finale si avvicina: restano da vaccinare i bambini di alcune zone di due Paesi, Afghanistan e Pakistan, dove le operazioni di vaccinazione sono contrastate talvolta con le armi. “Per raggiungere l’obiettivo c’è bisogno della partecipazione e di un piccolo contributo da parte di tutti”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *