Ad un anno dalla morte di Violeta Senchiu, il ricordo al centro antiviolenza Aretusa ad Atena Lucana

“Mi auguro che si metta fine al femminicidio”. Sono queste le parole della  figlia di Violeta Senchiu uccisa lo scorso 3 novembre dal marito Gimmino Chirichella a Sala Consilina. Ad un anno dalla morte atroce della giovane donna, mamma di tre bambini, al Centro Antiviolenza Aretusa di Atena Lucana è stata ricordata Violeta e tutte le donne vittime di violenza. “La Forza della Donne”, questo il titolo dell’incontro sostenuto dal comitato Libere Cittadine di cui fanno parte,  la Consulta delle Amministratici del Vallo di Diano, del Tanagro e degli Alburni; la F.I.D.A.P.A. Sezione Montesano; l’Associazione Le case di Igea; l’Associazione Ipazia-la mente che non mente; l’Associazione VoltaPagina; la Cooperativa Sociale Iskra; il Comitato Se Non Ora Quando. Un momento molto toccante svoltosi nella gremita sala del centro antiviolenza di Atena Lucana per riflettere sì sulla grande forza delle donne e anche sulla possibilità di chiedere aiuto per fuoriuscire dalle violenze subite. Oltre duecento donne, ci ha raccontato la responsabile de centro Aretusa, Katia PAfundi, hanno chiesto aiuto nel Vallo di Diano. Un fenomeno che , nonostante le importanti attività di sensibilizzazione portate avanti da Aretusa e dalla diverse associazioni del territorio che si occupano di violenza di genere non si arresta nel Vallo di Diano, spesso al centro della cronaca per fatti di inaudita violenza fisica e psicologica ai danni di donne nel cui terrore, a volte, vengono trascinati inevitabilmente anche i loro figli.

Per l’occasione al Centro Aretusa erano state allestite due mostre delle opere dell’artista Assunta Giovannelli e dall’Associazione Ipazia. Inoltre si è tenuta anche la proiezione del cortometraggio dal titolo “Giulia ha picchiato Filippo”

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