Al via vaccinazioni ai lavoratori dell’Asl contagiati nei mesi scorsi. La nota inviata ai direttori sanitari

“È consigliabile la vaccinazione anche per i pazienti (lavoratori dell’Asl Salerno) che hanno contratto il covid-19. Coloro che si fossero negativizzati da almeno 90 giorni, sono arruolabili per la vaccinazione a partire dalla fase di richiamo già programmata dal 25 gennaio prossimo”. È quanto spiegato da Aristide Tortora, direttore responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell’ASL Salerno nell’ambito dell’emergenza covid-19 in un documento indirizzato ai direttori sanitari dei presidi ospedalieri della Asl Salerno e ai direttori dei distretti sanitari. “Ad oggi, scrive Tortora, non sappiamo quanto dura la protezione dopo l’infezione da SARS-CoV-2 ed è probabile che non ci sia una risposta immunitaria univoca ma che dipenda da persona a persona. Infatti gli anticorpi protettivi scompaiono nel giro di pochi mesi o non si sviluppano affatto. Anche il test sierologico, aggiunge il dirigente dell’ASL Salerno, che misura gli anticorpi prodotti in caso di contatto con il virus SARS-CoV-2, serve per studi di natura epidemiologica e non a livello individuale. Per cui non è necessario fare il dosaggio degli anticorpi. Se anche fossero in circolo, aggiunge, non succede nulla in seguito ad una vaccinazione. Sarà come fare un richiamo. Esistono casi accertati di seconde infezioni”. Proprio per scongiurare questa possibilità, vista la scarsa durata della protezione e la possibilità di seconde infezioni, Tortora insieme al direttore del dipartimento area critica dell’Asl Salerno, Fernando Chiumiento, nel documento raccomandano ai direttori sanitari dei presidi ospedalieri di far sottoporre a vaccinazione anche i pazienti che hanno contratto il virus nei mesi scorsi

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