L’Unione studenti del Vallo di Diano a confronto su Camorra e sversamenti: “Chiediamo un osservatorio e la difesa del nostro futuro”

Ha riscosso successo ed è stata davvero “concreta” la riunione virtuale voluta ieri dall’unione studenti del Vallo di Diano in merito al caso degli sversamenti di rifiuti nel territorio e delle infiltrazioni di criminalità organizzate emerse in seguiti alle due recenti inchieste della Dda di Potenza e dei carabinieri della Compagnia di Sala Consilina guidati dal capitano Paolo Cristinziano. L’assemblea di ieri ha visto una partecipazione risonante tra singoli e realtà attive, che coprono gran parte del territorio campano. Hanno partecipato tra gli altri Ivan Bruno e Tiziana Medici del comitato No Petrolio, Roberto de Luca di Codacons, Anna Garofalo di Libera, ma anche associazioni e persone che lottano per l’ambiente a Sarno o a Battipaglia.

“Sono stati accolti i motivi che hanno spinto alla necessità di un momento di sintesi, che partisse volontariamente dalla componente studentesca, in evidenza dell’importanza di vederla protagonista dell’analisi politica dei territori.
Nei luoghi della formazione vi è un approccio superficiale e non esaustivo alla salvaguardia ambientale, che genera difficoltà nel pensare un sistema realmente sostenibile in termini ambientali, sociali ed economici, e senza disuguaglianze”, scrivono gli studenti del Vallo di Diano. Ci saranno nuovi incontri sia per discutere dei casi sia per cercare soluzioni o azioni condivise. Uno degli obiettivi emersi nella riunione è quello di creare un osservatorio contro le criminalità e anche cercare modalità di mappare i terreni.
“Andiamo verso la costruzione di un percorso univoco legato da un filo conduttore, per costruire un piano di convergenza realmente inclusivo, è stato il primo obiettivo raggiunto. Non ci fermeremo. Pretendiamo di essere i/le protagonist* perché le devastazioni della nostra terra, sono le devastazioni del nostro futuro!

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