Francesco Morena, il giovane ricercatore valdianese che salva le vite dei bambini

Si chiama Francesco Morena ed è originario di Teggiano il giovane ricercatore balzato agli onori della cronaca e della ricerca scientifica per l’importante contributo dato presso l’Università degli Studi di Perugia allo sviluppo dell’unica terapia esistente in grado di curare i bambini affetti da una malattia genetica rara fino ad oggi incurabile e letale nei primi anni di vita: la leucodistrofia metacromatica.

La terapia, frutto di un grande e lungo lavoro fra équipe diverse appartenenti a vari enti di ricerca, dal dicembre 2020 ha avuto l’approvazione dall’Agenzia Europea del Farmaco, l’EMA. Nell’ambito di questo progetto biomedico l’Ateneo di Perugia ed in particolare la sezione di Scienze Biochimiche e Biotecnologiche del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, guidato dalla Prof.ssa Carla Emiliani, ha contribuito in forma sostanziale proprio con il giovane valdianese, il dottor Francesco Morena, e con la Prof.ssa Sabata Martino. Un duro lavoro, durato 12 anni, portato avanti anche grazie ai fondi Telethon, alla fine del quale è stata messa a punto una tecnica che ha già guarito 29 bambini, affetti da questa grave malattia genetica rara. I confortanti risultati ottenuti con il farmaco sono stati pubblicati recentemente dalla prestigiosa rivista The Lancet.

Francesco Morena è originario di Teggiano anche se da tempo vive a Perugia. Laureato in biologia, genetica e biotecnologie, ha fatto e continua a fare ricerca insieme all’ospedale San Raffaele di Milano. Francesco è “figlio d’arte”: il papà, Giuseppe Morena, era medico di San Marco di Teggiano. Un giovane valentissimo che con la sua professionalità sta salvando le vite dei bambini, rendendo lustro a tutto il Vallo di Diano.

 

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