Successo per la 20° edizione della Mostra della Minerva a Salerno tra piante rare e varietà bio

Colori ed odori sono stati i protagonisti della più attesa mostra mercato del settore florovivaistico del Sud. Novanta espositori provenienti da tutta Italia hanno aderito con entusiasmo, dopo due anni di pandemia, alla 20° edizione della “Mostra della Minerva” a Salerno, organizzata nello scorso week end dall’Associazione Hortus Magnus, con il patrocinio del Comune e della Regione. Nella splendida Villa comunale di Salerno, i numerosi visitatori hanno curiosato tra piante rare, ornamentali, da frutto, biologiche, varietà antiche, gli accessori da giardino, alimenti naturali e prodotti bio. L’interesse per le piante insolite ha caratterizzato la kermesse, vetrina ideale per chi non vuole farsi mancare in casa un angolo green o un piccolo orto, quest’ultima, oramai, passione consolidata per oltre il 60% degli italiani. Tra gli stand anche l’Università degli Studi di Salerno con il progetto sull’Agrobiodiversità campana. Il Dipartimento di Farmacia ed il CREA( Centro di Ricerca Orticultura e Florovivaismo) di Pontecagnano da anni si dedicano a studi di conservazione e moltiplicazione di alcune varietà locali a rischio estinzione, in particolare ad alcune specie, tra cui il fagiolo del Vallo di Diano e Cilento, grandissimo patrimonio di agrobiodiversità ancora disponibile tra le comunità del territorio e che ha trovato nelle caratteristiche pedoclimatiche le condizioni ottimali per il consolidamento della coltivazione come ci ha spiegato la professoressa Enrica De Falco della Facoltà di Agraria. Tra le rarità della Mostra della Minerva abbiamo scovato la leggendaria Rosa di Gerico legata alla Passione di Cristo, fiore che muore e rinasce periodicamente e per questo detto il Fiore della Resurrezione.
Maria Grazia Petrizzo

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