Morte di Rosaria Lobascio, parla il papà: “Non mi fermerò finchè non avrò giustizia”

Questa mattina, a Sala Consilina, si è tenuta la conferenza stampa, voluta dall’avvocato Angelo Paladino, per chiarire la vicenda giudiziaria legata alla morte di Rosaria Lobascio.

Da poche settimane, infatti, il GIP del Tribunale di Nocera Inferiore ha deciso di archiviare la posizione degli 11 medici, 9 dell’ospedale di Mercato San Severino e 2 dell’ospedale di Polla, coinvolti nell’indagine per omicidio colposo sulla morte della giovane salese. Rosaria Lobascio, è deceduta l’8 giugno 2018 a seguito di un’operazione per la riduzione dello stomaco eseguita presso il Fucito di Mercato San Severino, ma per il Gip non sono risultate sussistenti le condizioni per rinviare a giudizio i medici indagati. Una settimana prima del decesso, Rosaria aveva subito l’operazione che sembrava essere ben riuscita e dopo pochi giorni era stata dimessa, facendo ritorno a casa. Tuttavia, a causa di un’emorragia sviluppatasi la notte del suo rientro, la ragazza venne portata prima all’ospedale “Luigi Curto” di Polla e poi trasferita al Fucito di Mercato San Severino, dove purtroppo i medici non poterono far altro che constatarne il decesso. Secondo il Tribunale i medici hanno agito eseguendo tutte le dovute pratiche di assistenza pertanto si è deciso di archiviare la vicenda giudiziaria, iniziata nel 2018 e giunta fino ad oggi. La decisione del giudice è stata accolta con tristezza e soprattutto tanta rabbia dal padre di Rosaria, Domenico Lobascio, il quale insieme al legale di famiglia, l’avvocato Angelo Paladino, ha dichiarato che non intende fermarsi ma continuerà a battersi per chiedere giustizia per Rosaria.

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