Sul ring della Fondazione Mida: dove volano colpi proibiti e si rischia di andare tutti kappaò

Da gioiello nella gestione della Grotta di Pertosa-Auletta, dei musei Mida e di altri progetti a ring politico-istituzionale e soprattutto, probabilmente, di potere: è il presente della Fondazione Mida con incognita sul futuro prossimo. Le dimissioni della presidente Sabrina Capozzolo hanno scoperchiato il vaso. Un vaso pieno di sfide incrociate che avevano dato le loro avvisaglie al momento dell’addio di Francescantonio D’Orilia. Il fondatore della Fondazione al 12esimo anno di presidenza guidava la Fondazione ad interim, considerato che il suo mandato era scaduto ma la Regione non nominava il suo successore (o non rinominava lo stesso d’Orilia), ma di fronte agli attacchi del sindaco Pietro Pessolano e al mancato sostegno di Domenico Barba, primo cittadino di Pertosa, D’Orilia aveva deciso di non continuare. Lo aveva scritto una lettera indirizzata al presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca. Ora, l’ex presidente definisce Barba “Un novello Ponzio Pilato” ed esprime solidarietà a Capozzolo. “Da un anno subisce quello che io ho subito in tre anni, in più le fanno pesare il suo essere donna. A lei tutta la mia solidarietà”. Solidarietà femminile è arrivata anche dalla sindaca di Padula, Michela Cimino. La presidente uscente. Sabrina Capozzolo, ha così riferito le motivazioni delle sue dimissioni. “Ho lottato fino all’ultimo per garantire legalità e trasparenza, subendo offese, accuse, diffamazioni, ingerenze, pressioni politiche e atti esasperati di sessismo ma quando anche la parte politica che mi ha chiesto di assumere l’onore e l’onere di questo ruolo, totalmente a titolo gratuito, non ha ritenuto doveroso intervenire o almeno mostrare solidarietà a seguito delle offese pubbliche e delle accuse assolutamente infondate, mosse alla mia persona e alla fondazione stessa, ho compreso che non v’erano più i margini per andare avanti”. Accuse però rispedite al mittente dal sindaco Barba che in un lungo video (di 14 minuti) ha ricostruito i motivi dei dissidi “politici” con Sabrina Capozzolo ma ha definito calunniose le accuse “non circostanziate della presidente. Mai ci siamo permessi, né io né i miei consiglieri e concittadini a esprimere opinioni sessiste”. Pietro Pessolano ha ribadito in una intervista di aver attaccato politicamente la Capozzolo. “Usa il metodo De Luca, quello dell’imposizione ed è stata una bambina viziata perché di fronte a un no è andata via”. Il ring del Mida è servito. Purtroppo, dove tutti potrebbero andare al tappeto.

Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    ….specchio della pessima situazione politico istituzionale anche a livello nazionale. I vincitori delle elezioni stanno facendo man bassa di ogni incarico e principalmente di quelli più remunerativi e che in futuro possono assicurare loro prebende e……… ? ci siamo capiti credo. Diventerà mai serio questo paese e riuscirà principalmente a liberarsi di questa feccia politico borghese mafiosa che lo ha occupato??? Da anziano spero nei giovani che , dopo gli anni ’68 e settanta che portarono cambiamenti epocali e una stagione di grandi riforme in italia , sono rimasti la nostra ultima speranza .P rima di ripiombare in anni fascisti e turbolenti che abbiamo già conosciuto e che nulla ci hanno insegnato. aiutiamo questi ragazzi a cambiare questo che fu un bel paese.

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